Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Martiri redentoristi spagnoli.
– Oggi 6 novembre, in uno scenario dominato dalla pandemia del Covid-19, ricorre la Memoria liturgica dei 6 Beati Martiri di Cuenca (Spagna), beatificati il 13 ottobre 2013 a Terragona, in una cerimonia molto affollata, nella quale vennero beatificati insieme ben 522 religiosi uccisi durante la guerra civile spagnola (1936-1939).
– Papa Francesco attraverso un video-messaggio incoraggiò i fedeli ad uscire dall’egoismo e dalla pigrizia e cercare la fraternità da cristiani «coi fatti e non a parole”.
-I sei martiri Redentoristi erano membri della Comunità redentorista di Cuenca: furono uccisi in odio alla fede
– L’Anno della Fede (2013) che stava per chiudersi e l’Anno della Vocazione Redentorista, che era in pieno svolgimento, hanno fatto da splendida cornice a questi sei Beati Testimoni della Redenzione.
Domenica 13 ottobre 2013 a Tarragona (Spagna) furono beatificati complessivamente ben 522 religiosi uccisi durante la guerra civile spagnola (1936-1939). La cerimonia cominciò con un video-messaggio di Papa Francesco in cui il Pontefice propose l’esempio “di questi Martiri che hanno imitato Cristo” e ha insistito sulla necessità di “aprirci agli altri, soprattutto ai poveri”.
Tra i 522 martiri c’erano anche 6 martiri Redentoristi: erano membri della Comunità di Cuenca: 1. P. Javier Gorosterratzu Jauranena – 2. P. Ciriaco Olarte Mendiguren – 3. P. Miguel Goñi Áriz – 4. P. Julián Pozo Ruiz De Samaniego – 5. P. Pedro Romero Espejo – 6. Frat. Víctor (Victoriano) Calvo Lozano, tutti uccisi in odio alla fede.
Una sintesi del loro martirio.
♦ Nel 1936 , la comunità redentorista di Cuenca era formata da otto sacerdoti e quattro fratelli laici. Il 18 luglio, di fronte alla situazione politica che la città sta vivendo, i Redentoristi lasciarono il convento e si dispersero, rifugiandosi nella casa di un canonico della cattedrale e di altri amici. I più anziani saranno accolti nell’ospizio degli anziani abbandonati delle Piccole Suore. Il giorno dopo , tutti si ritrovarono in convento, senza molte novità.
♦ Il 20 luglio una folla di miliziani forza la porta della Chiesa e scardina le porte del tempio. Nonostante ciò si continuerà a celebrare i sacramenti fino al giorno 23 , quando rimangono solo P. Romero e fratello Benjamin.
♦ Vedendo che la tensione e la violenza contro i religiosi aumentava, il convento viene abbandonato e i Redentoristi prendono diverse destinazioni. Alcuni membri riescono a nascondersi e uscire fuori di Cuenca; dopo un po’ altri si rifugiano in seminario. Questi ultimi, pochi giorni dopo, soffriranno il martirio insieme al Vescovo di Cuenca.
♥ Il 31 luglio i Padri Ciriaco Olarte e Miguel Goñi venivano arrestati e fucilati. Uno di loro morì all’istante e l’altro dopo una lunga agonia.
♥ Essendo stato scoperto, il P. Julián Pozo comunicò al Superiore l’intenzione di trovare un rifugio migliore. Il P. Pozo morì nella notte del 9 agosto sulla strada da Cuenca a Tragacete, pregando il rosario.
♥ Sulla strada del cimitero, la notte tra il 10 e 11 agosto, 1936, furono fucilati Padre Xavier Gorosterrazu e Fratello Vittoriano Calvo.
♥Il Padre Pedro Romero, di età avanzata, ha condotto una vita da mendicante per le strade di Cuenca, fino a quando fu arrestato nel maggio 1938 e gettato in carcere, dove morì ai primi di giugno a causa di una dissenteria causata dalle sofferenze patite nella persecuzione.
♦ La solenne beatificazione è avvenuta mentre era era in corso l’anno della Fede (2013) e i Redentoristi cominciavano a celebrare l’Anno per la Promozione della Vocazione Missionaria: una bella occasione per celebrare il martirio di questi sei Beati, che hanno offerto le loro vite per l’abbondante Redenzione. – Anche i Martiri di altri Istituti sono stati semi di “nuove vocazioni”, soprattutto laiche, per la costruzione di una umanità rinnovata.