La cultura all’insegna della solidarietà.
Suoni e parole: “Quartettoz” in concerto e presentazione dell’opuscolo di poesie.
Singolare manifestazione culturale Domenica 12 Agosto in piazza IV Novembre di Briatico. L’Associazione “Dopo mamma e papà” ha organizzato un evento all’insegna della solidarietà, in cui si sono esibiti, in un intreccio tra musica e parole, musicisti di grande talento e giovani poeti, autori delle poesie inserite nella raccolta alla memoria di Alba Rosa Garrì, di recente distribuzione.
I ragazzi, allievi dell’Istituto Comprensivo di Briatico e Zambrone, hanno manifestato un grande interesse e una particolare partecipazione, recitando con naturalezza le proprie poesie. Diversi i temi trattati: l’amicizia, l’amore per i nonni, inni ai genitori, tutti temi che mostrano straordinaria sensibilità e richiesta di comprensione e di ascolto.
L’intento della serata, guidata accuratamente dalla professoressa Dina Tullio Donatone, pedagogista musicale, musicoterapista e coordinatrice didattica, era quello di invitare tutti a porgere ascolto, non solo alle parole sensibilmente recitate dai ragazzi ma anche ai suoni così suggestivi e singolari regalati dal QuartettoZ, al fine di condividere insieme emozioni e sentimenti.
Ad allietare la serata quattro musicisti di chiara fama nazionale e internazionale: Pasquale Morgante al pianoforte, Stefano Melloni al sax, Giovanni De Sossi al basso e Stefano Peretto alla batteria. Il percorso musicale, l’intreccio tra poesia e musica, la provenienza geografica dei protagonisti della serata hanno reso ancora più significativa la lettera Z che connota il nome del Quartetto. Quest’ultimo, in effetti, si contraddistingue per il percorso musicale a zig-zag che viene compiuto dagli esecutori attraverso i generi pop e jazz. I brani, tratti dal cantautorato italiano, sono stati presentati sotto una veste diversa, attraverso elaborazioni ed improvvisazioni jazzistiche.
La Z, ancora, a sottolineare l’eterogenea provenienza dei musicisti, alcuni originari calabresi ma residenti in Emilia ed altri originari emiliani. A completamento, la stessa provenienza dei “piccoli poeti”: alcuni di Briatico e S. Costantino di Briatico, altri di Zambrone, altri di S. Giovanni di Zambrone. Infine, la Z come simbolo del dialogo tra musica e poesia: l’esecuzione musicale inframmezzata dalla recita delle poesie ha ripercorso simbolicamente i tratti della lettera Z. Infatti, in un dialogo continuo, i brani musicali si sono alternati alle poesie secondo la scansione musica, parole, ancora musica fino ad arrivare alla conclusione in cui alle ultime due poesie recitate si sono succeduti gli interventi della Presidente dell’Associazione, Teresa Scarmato e dell’ospite della serata, Prof. Luigi Maria Lombardi-Satriani.
Quest’ultimo ha sottolineato, nel corso del suo intervento, il suo piacere nello svolgere alcune considerazioni in merito alla serata, in quanto iniziativa estremamente importante. “Importante perché anzitutto è portata avanti dall’Associazione Dopo mamma e papà che svolge un’attività notevolissima basandosi sul volontariato, mostrando in concreto come la solidarietà non sia tanto qualcosa da proclamare, da dire che altri dovrebbero fare ma da praticare; è un valore che si invera sempre di più attraverso l’esperienza concreta”.
Lombardi-Satriani parla dell’Associazione, sottolineando il fatto che, avendo avuto modo di seguire quotidianamente l’attività ha visto anche “il trasporto, l’entusiasmo con il quale vengono vissute le iniziative, portate avanti con la collaborazione di tutti e ognuno mettendo disponibilità di tempo, di altro, di apprensione e di affetto. Realtà accanto ad altre realtà nella nostra Briatico di cui andare giustamente orgogliosi”.
Parla, poi, dell’opuscolo di poesie ribadendo l’importanza della serata, “occasione di pubblicizzare e dare il massimo risalto all’iniziativa del Premio intitolata ad Alba Rosa Garrì”, ragazza dall’esistenza travagliata.
“La sua esistenza si è interrotta tragicamente ma io penso che ricordarla è questo, è anche un momento di memoria come sarà un momento di memoria la manifestazione di Ottobre, il convegno sul Disagio giovanile, la premiazione delle poesie, ricordarla, sia in qualche maniera restituirle una qualche forma di vita. Noi finiamo per esistere fin quando gli altri non si ricordano di noi e anche al di là della fine dell’interruzione fisica dell’esistenza fin quando qualcuno ricorderà noi stessi noi continueremo a vivere. E quindi è molto bella questa continuità della vita che si prolunga nel ricordo degli altri, e questo è un momento già che rende questa iniziativa significativa. Ma come viene ricordata? Attraverso poesie, attraverso il sorriso di bambini adolescenti. Abbiamo ascoltato le poesie recitate queste le ultime ma prima ancora altre poesie. Io ho avuto modo di leggere queste poesie perché faccio parte della giuria che già ha valutato e riposto in busta chiusa che saranno aperte a Ottobre.
Il premio è anche una maniera di stimolare l’inventiva e anche la sincerità degli adolescenti dei bambini ; chi ha ascoltato queste poesie si accorge di quanto bisogno di valori autentici di sentimenti reali, quanto bisogno di ideali quanto bisogno di tenerezza di un universo di affetto che li avvolga siano presenti nel mondo giovanile. È troppo facile e retorico parlare della gioventù attuale come una gioventù senza ideali dedicata solo alla fatuità alla leggerezza e queste poesie danno testimonianza del tutto diversa. Queste poesie testimoniano che questi ragazzi vogliono affetto, lo chiedono e lo chiedono a volte persino in maniera ingenua. Le poesie testimoniano anche l’ingenuità. Non sono frutto molte volte di un’elaborazione intellettuale raffinata di addetti ai lavori; è l’espressione di quello che sentono, l’espressione del loro stato d’animo, l’espressione di quanto loro chiedono a noi mondo adulto e quindi è una maniera per entrare nel loro mondo e guardarlo all’interno dei loro occhi di come loro vedono il mondo, cosa loro si attendono da noi”.
Lombardi-Satriani nel sottolineare l’importanza di porsi in ascolto dei giovani, ha sottolineato di aver imparato molto leggendo queste poesie”, e ha avuto modo di riflettere sul fatto che “molte volte noi parliamo di loro, ma di loro, dei giovani, degli adolescenti sappiamo molto poco”. Invita, quindi “a superare la presunzione di dare tutto per scontato, di sapere noi cosa è meglio fare per loro, calandoci nei loro orizzonti e dai loro orizzonti cominciare a dare risposte adeguate ai loro bisogni”. Per tutte queste cose ha augurato all’iniziativa un sempre maggiore successo “che ci potrà essere nella misura in cui tutti” partecipano nella consapevolezza che comunque non è “la quantità ma è la qualità dell’ascolto”. Conclude, quindi, affermando che se “si ascolta con attenzione, collaborando, partecipando, diffondendo” si renderà omaggio ad Albarosa Garrì, si avrà dato un riconoscimento all’Associazione, e si risponderà in maniera adeguata a quanto i bambini, gli adolescenti e i ragazzi ci chiedono con le loro composizioni poetiche e la musica vuole comunicarci.
Comunicato stampa