Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Mancano zappa e concime.
– Per chi vuole iniziare a piantare un orto, la prima cosa da fare è prendersi cura del terreno, preparandolo perché sia favorevole alle colture che andrà a piantare. Si tratta di un lavoro importante, che condiziona in buona misura il risultato della coltivazione. Una terra ben lavorata e con la giusta concimazione di fondo risulta soffice, fertile, facilmente penetrabile per le radici delle piante, capace di trattenere la necessaria umidità. Questo favorisce lo sviluppo delle colture orticole.
– Questo tema è usato dai Padri spirituali per indurre i fedeli a coltivare l’orto del proprio animo. – Per ottenere buoni risultati nel cammino spirituale è necessario usare continuamente la zappa della mortificazione per togliere dal proprio cuore le erbacce dei propri vizi e le fragilità proprie della natura umana.
– E bisogna aggiungere spesso il concime delle buone opere per mantenere il cuore aperto ai fratelli e alle sorelle che sono nel bisogno. – Gustosa è questa piccola storia che vede come protagonista San Carlo Borromeo (1538-1584), una pia signora che lo invito a benedirle l’orto, e un vescovo che ne ha seguito lo zelo Mons. Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905) proclamato beato il 9 novembre 1997 da Giovanni Paolo II.
Una pia signora aveva piantato un orto vicino allo stagno.
♦ Pulì la terra, seminò le verdure, annaffiò e aspettava i primi risultati. Era fiduciosa.
Ma, a causa di malattia, età, incuria o inesperienza, la gramigna cresceva insieme alle verdure.
♦ In quei giorni, San Carlo Borromeo (1538-1584) stava visitando quella comunità e la pia donna gli chiese di venire a benedire il suo orto.
♦ Il santo, gentile e cordiale, accolse la richiesta e si recò alla sua casa.
Guardando intorno nel giardino, il sacerdote si rese conto dell’intero problema: la gramigna cresceva con le piante e le stava soffocando. C’era bisogno di una zappa per pulire il’orto. Inoltre mancava il fertilizzante.
♥ San Carlo recitò la formula di benedizione. Poi, con tono spiritoso, mentre aspergeva l’acqua santa, disse ad alta voce: “Mancano zappa e concime! Benedici, Signore! La zappa è sparita.. ” – E continuò a ripeterlo finché non benedisse l’intero orto.
♦ San Carlo Borromeo visse in Italia, tra gli anni 1538 e 1584. Divenne vescovo, poi cardinale e, alcuni anni dopo la sua morte, fu canonizzato.
♥ Trecento anni dopo, nel sec. XIX, Mons. Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905), anche lui vescovo italiano, ispirato dallo zelo pastorale di S. Carlo Borromeo, fondò una congregazione religiosa che si prendesse cura dei migranti. Sono sacerdoti, suore, fratelli e laici di San Carlo.
♥ E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela” (Gen. 1,27-28).
(Fonte: P. Clóvis de Jesus Bovo in Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).