di Enzo Taccone
foto Salvatore Libertino
Tropea - Michael Kirby di Baltimora è ritornato a Tropea dopo tre anni con i suoi gessetti colorati, il cappellino bianco da cow boy per regalarci la sua arte che qui in Italia è nota con il nome di “Madonnari”.
L’artista è stato in giro per il mondo: da New York a Roma, da Parigi a Cartagena, da Città del Messico a Berlino, da Venezia, Firenze, Reggio Calabria a Tropea.
Sempre con lo zainetto e con la stessa passione di riempire centimetro dopo centimetro gli asfalti delle città, pioggia permettendo, con disegni che, guardando il suo album fotografico, ti stupiscono per l’originalità, la fantasia e la vivacità dei colori.
Michael, che ha studiato a Firenze ed ha partecipato al festival dei Madonnari di Mantova, realizza anche murales.
L’opera rappresentata in Piazza Vittorio Veneto a Tropea, a fianco del Monumento ai Caduti, raffigura la Chiesa di Santa Maria dell’Isola, sorretta dagli Angeli. Gli Angeli sono un tema caro a Michael perché guardano tutto, ci proteggono e ci guidano. Per completare quest’opera sono stati necessari quattro giorni di lavoro.
Questo tipo di arte non può e non deve essere definita povera poiché di breve durata.
L’artista vende la sua tela e Michael mette il suo cuore in strada. E’ quindi un’arte in movimento dove è necessaria tanta preparazione per realizzare il bozzetto.
Il momento più triste, ci confida l’artista, è quando sta per completare l’opera perché ciò vuol dire che è giunto il momento di partire verso una nuova meta grazie innanzitutto alle offerte della gente.
Con Tropea Michael ha stabilito un feeling particolare. Ha, infatti, un forte attaccamento verso questa città ed è qui che, confessa, vorrebbe vivere.
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