In una conferenza stampa sarà presentata ai tropeani
Per il coordinatore di Forza Italia “Tropea va rivoltata come un calzino”
Terminata la pausa natalizia e con essa la breve vacanza che dopo anni mi sono concesso per stare accanto alla mia famiglia lontano dalle sconce e velenose polemiche degli ultimi tempi, ho passato al setaccio la rassegna stampa locale, ignorata per scelta in questa parentesi, e tra le tante notizie ho trovato un’intervista rilasciata dall’ex vice sindaco che rende doveroso un intervento.
Con gli amici della rinata Forza Italia siamo sempre stati leali alla città, ai concittadini, al programma e ai nostri ideali e l’infelice epilogo di fine anno ne è la migliore prova. La nostra determinazione di prendere le distanze dalla maggioranza è stata consequenziale al tradimento dei valori appena elencati, quindi, alla valutazione politica di non poter essere più sciocchi complici di un fallimento al quale eravamo sostanzialmente estranei non venendo coinvolti in alcuna (alcuna!) scelta. Confermo il nostro dispiacere per questo triste finale ma non il rammarico per una decisione che, nell’interesse esclusivo della città, non era più procrastinabile. L’elenco delle cose che a dire del Dott. L’Andolina sarebbero state fatte è puramente mistificatorio rappresentando, di contro, la lista dei ritardi accumulati o, per meglio dire, delle omissioni (tra tutte mi preme segnalare la situazione disastrosa in cui versa l’edilizia scolastica) che hanno avuto il loro peso specifico nell’indurci a prendere le distanze da questa pseudo maggioranza. La figuraccia incassata a pochi giorni dalla pausa natalizia nel maldestro tentativo di dimostrare di aver fatto qualcosa di positivo (mi riferisco al tentativo di trasferimento dei bambini di 1a e 2a elementare presso i ristrutturati locali dell’Annunziata fallito per cause non proprio note) rappresenta l’ennesimo emblema di un insuccesso cui aggiungo, a titolo esemplificativo e non certo esaustivo, il pressappochismo dimostrato con l’introduzione nel mese di agosto del servizio di raccolta differenziata dell’umido, il nuovo muro della vergogna con relativi annessi (se ci fossimo trovati a Dubai il tubo che fuoriusciva prepotentemente dall’arenile librandosi nell’aere sotto l’occhio interdetto di migliaia di turisti sarebbe stato scambiato per la scultura di qualche geniale artista contemporaneo).
Ribadisco quanto già detto in merito alla fine anticipata delle esperienze Cortese ed Euticchio. L’Andolina non è certamente titolato a parlare in proposito non avendo alcuna contezza di quei trascorsi. Confermo, pertanto, con forza quanto già sostenuto nel mio ultimo comunicato stampa, aggiungo, quanto alla vicenda Cortese, come la fine anticipata della sua amministrazione sia stata certosinamente programmata dall’allora vice sindaco, che ha esercitato una diretta e pesantissima “moral suasion” sui consiglieri che reggevano la maggioranza tanto da indurre la Cortese ad anticipare le mosse rassegnando le dimissioni. Potrei aggiungere tanti particolari sulla vicenda ma ritengo corretto lasciare la parola ad altri. Quanto alla vicenda Euticchio non è in dubbio che alla sua caduta anticipata vi abbia contribuito in modo determinate e in prima persona, tuttavia, senza mutare giudizio su quella amministrazione, devo rilevare come le mie dimissioni lampo vennero provocate da mio zio, che ad appena un mese dalle elezioni non accettava un ruolo che non lo vedeva protagonista. Con l’amico Caracciolo abbiamo resistito per circa sei mesi alle sue pressioni per poi capitolare ritenendo, col senno di allora, che fosse politicamente corretto o, per meglio dire, rispondente a logiche politiche e non personali, prendere le distanze.
Aggiungo, ancora, che il personaggio che oggi grida al complotto (L’Andolina) – sempre attento a prendere pubblicamente le distanze dai provvedimenti impopolari del Sindaco (a differenza del sottoscritto che poneva problemi nella massima trasparenza ma in forma riservata, salvo poi assumere in pubblico la difesa a spada tratta dell’amministrazione) – appena qualche mese fa, assieme al suo sodale amico Piccolo, mi chiesero, per come ho avuto già modo di rilevare tacendo però i nomi, di aprire una crisi sol perché la loro “Miss Italia” era stata esclusa dalla lista delle manifestazioni estive finanziate dal Comune mentre analogo spettacolo voluto dal Ruffa aveva avuto maggiore fortuna (la circostanza se necessario verrà confermata da tutti i consiglieri presenti alla riunione).
Ed ancora, quanto alla formale e sostanziale caratterizzazione politica della lista, rilevo come l’argomento utilizzato da L’Andolina per dimostrare il contrario – la designazione a capogruppo dell’amico Sammartino – sia assai debole risalendo la sua nomina, in sostituzione di Ruffa ex dirigente provinciale Pdl, a pochi mesi fa ed essendo Sammartino idealmente vicino alle nostre posizioni pur non possedendo per sua scelta tessere di partito.
Non mi dilungo oltre salvo concordare con gli amici di “Area Nuova” su buona parte delle loro riflessioni, in particolare sulla “sindrome da ansia da urne” che affligge da tempo il compianto vice sindaco intento dal settembre 2013 in riunioni carbonaresche con all’ordine del giorno la propria candidatura a sindaco e le strategie da mettere in atto per isolare il sottoscritto.
Forza Italia, dunque, si assume consapevolmente le proprie responsabilità, non potendo continuare a fare da spettatore a decisioni assolutamente non condivisibili. Per esempio, l’impiego delle risorse finanziarie provenienti dalla tassa di soggiorno in violazione della legge e del connesso regolamento comunale, e cosa forse ancor più grave, in spregio di precisi impegni assunti con gli operatori del settore interessato, è per noi inaccettabile e, pertanto, mi farò carico di porre la problematica al neo commissario, che certamente concorderà sulla necessità di una rivisitazione dell’utilizzo.
Concludo dando appuntamento ad una conferenza stampa nel corso della quale verranno illustrati i primi punti di un programma sul quale chiederemo adesioni convinte alla lista che sarà posta all’attenzione ed al consenso dei Tropeani.
La vacanza umbra mi ha aiutato a comprendere meglio il tempo perso dalla mia città ed al contempo le sue potenzialità inespresse. Tropea va rivoltata come un calzino e la nostra offerta politica si presenterà, dunque, nel segno di una totale discontinuità rispetto al passato sia nel metodo che nel merito dell’agire amministrativo. Questo sarà il nostro punto di forza reso credibile dalla nostra autonomia e dal netto e chiaro distacco da ogni sorta di padrino, padrone, puparo e regista oscuro. Le future scelte saranno, in caso di vittoria, appannaggio degli uomini e delle donne della nostra lista che sarà una civica aperta al contributo di tutti i tropeani di buona volontà.
Giovanni Macrì