Il presidente di Confindustria Turismo ha pagato il suo viaggio.
L’imprenditore ritiene legittima la domanda del gruppo guidato da Repice, ma “proposta con malevola perfidia”.
«Non entro nel merito della polemica politica – spiega Macrì – , che non mi appartiene, ma ritengo giusto e doveroso nei confronti dei cittadini di Tropea, dell’opinione pubblica ed anche in risposta ad una legittima, anche se proposta con malevole perfidia, richiesta del gruppo di minoranza, di fare presente quanto segue: ho fatto parte della delegazione che è andata in Russia su invito del Comune di Tropea che mi ha sollecitato nella mia qualità di imprenditore turistico. Come è noto la mia famiglia è la più antica titolare di impresa nel Comune di Tropea e la mia attività imprenditoriale non si limita al settore edile ma è diversificata e stabilmente impegnata anche nel settore turistico tanto da essere io all’interno della mia Associazione di categoria, che è la Confindustria, il Presidente del settore turismo». Ed è questa la realtà da cui nasce l’invito, accettato da Macrì, il quale ha ritenuto «che la cosa sarebbe stata utile per la comunità di Tropea, di cui faccio parte, e per il Vibonese». Nonostante l’invito, comunque, Macrì non ha chiesto al Comune di farsi carico delle spese di viaggio. «Le spese dei tre pernottamenti invece – puntualizza Macrì – sono stati a carico del Comune che ci ha invitati, mentre l’unica volta che siamo stati in un ristorante, non da ospiti, ho pagato per me, mia moglie e la delegazione al completo».