Edilizia scolastica
Macrì: “L’opposizione ha il dovere di pungolare la maggioranza”
Tra i ruoli dell’opposizione uno dei più importati è quello di fare da pungolo alla maggioranza segnalando le cose che non vanno così da innescare il dibattito e possibilmente l’intervento risolutivo, ecco perché la grottesca presa di posizione del Presidente De Nisi a “tutela” dell’operato dell’assessore Barbuto, configurandosi quale paradosso, necessita di una brevissima controreplica.
Il Presidente, che si guarda bene dal rispondere in modo chiaro ed inequivocabile ai quesiti posti con la mia ultima interrogazione seguita ad un’altra – a tutt’oggi inevasa – in tema di dissesto idrogeologico e sicurezza stradale, come da suo costume, nel goffo tentativo di aggirare il problema, “la butta in politica”: il consigliere Macrì sarebbe già in campagna elettorale e strumentalizzerebbe la protesta di guisa che essendo a breve Tropea, al pari della Regione, chiamata al voto, il suo diritto di controllo e di critica, per non destare sospetti, dovrebbe sopirsi.
Nel rimettermi al pubblico giudizio quanto all’incisività del mio dire, devo evidenziare come, probabilmente, la memoria del Presidente sia talmente labile ovvero la sua mente sia talmente impegnata in giochi di equilibrismo politico, da non ricordare i fiumi di parole da me spesi riguardo alle problematiche dell’edilizia scolastica e da non rendersi conto della gravità dell’odierna vicenda. Ed infatti, le domande poste in merito all’Istituto Alberghiero sono puramente retoriche ben sapendo che la scuola in questione è priva della certificazione necessaria alla consegna per l’uso agli studenti. Evidentemente il Presidente ritiene che le prescritte certificazioni (collaudo strutturale, certificazione di prevenzione incendi, certificato di agibilità) siano superflue formalità e, conseguentemente, che le autorità preposte ai controllo siano inutili enti da abolire. Al Presidente sfugge, inoltre, che la regolarità della certificazione è propedeutica all’istallazione ed al collaudo delle cucine, così come sfugge che l’assegnazione del nuovo edificio all’alberghiero si è registrata dopo la scampata tragedia nei locali di via Stazione chiusi con ordinanza sindacale solo grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco.
Quanto al Liceo Classico, struttura precaria almeno quanto la giunta provinciale oggetto non ricordo più di quanti rimpasti, nel prendere atto della sconcertante serenità che contraddistingue l’animo del Presidente De Nisi evidentemente sicuro dell’idoneità dell’edifico e quindi dell’incolumità dei ragazzi e di tutta l’utenza, non posso non rilevare come la tempistica sia ancora una volta del tutto inadeguata ed inconciliabile rispetto alla gravità della situazione, anche in riferimento agli altri edifici tropeani di competenza provinciale.
Concludo ricordando al Presidente De Nisi che la campagna elettorale provinciale è terminata già nel maggio 2008 con il suo bulgaro trionfo, pertanto, sarebbe opportuno che tra un’elezione primaria e l’altra, tra un tesseramento e l’altro, tra un rimpasto di giunta e l’altro, iniziasse a fare qualcosa per questo territorio che sta cadendo letteralmente a pezzi. Per quanto mi riguarda non mi lascerò intimidire dai suoi virulenti sproloqui e continuerò nella mia legittima attività segnalando all’opinione pubblica i ritardi, le omissioni, gli errori e le incapacità di questa amministrazione provinciale ad oggi solo capace di far rimpiangere il tempo che fu. La situazione edilizia scolastica della Perla del Tirreno, di poi, così grave da configurarsi quale “Caso Tropea” renderà anche più aspra e pungente la mia azione dialettica ben meritando quei “toni apocalittici, catastrofici,” che il Presidente mi rimprovera ma che, comunque, sono stati utili a smuoverlo dalla letargia che sembrava affliggerlo.