Politica

Macrì e Vallone si scagliano contro Repice

Macrì e Vallone si scagliano contro Repice

Documento congiunto dei due politici

Il consigliere provinciale Giovanni Macrì e il leader del gruppo consiliare di opposizione Gaetano Vallone- foto Libertino
Il consigliere provinciale Giovanni Macrì e il leader del gruppo consiliare di opposizione Gaetano Vallone- foto Libertino

Il Comune di Tropea è «una macchina amministrativa perfetta mandata in malora in poco meno di un anno»: questa è la denuncia contenuta in una nota stampa congiunta a firma del consigliere provinciale Giovanni Macrì e dal leader del gruppo consiliare di opposizione Gaetano Vallone. Per i due, in meno di un anno « l’apparato burocratico del Comune di Tropea ha iniziato un veloce ed inesorabile declino».
E se da un lato alcuni importanti dirigenti sono stati «defenestrati», perché colpevoli «di non essersi apertamente schierati – proseguono – col sindaco di tutti, sedicente uomo di pace e concordia che ripugna la vendetta» dall’altro sono seguite le «curiose defezioni di quasi tutti gli altri responsabili dei servizi». Macrì e Vallone ricordano che negli ultimi tre mesi si sono registrati il trasferimento del comandante della Polizia municipale, la temporanea assenza del neo responsabile dell’Ufficio tecnico comunale, la mancanza del neo responsabile dell’area amministrativa, che «del tutto inaspettatamente – commentano -, ha inoltrato domanda di pensionamento». Questi esempi potrebbero far pensare ad una «maledizione» che aleggia sul Comune, che spiegherebbe «il rifiuto – scrivono -, o comunque la riluttanza, da parte dei più, ad assumere la responsabilità delle più sensibili aree vacanti. Evidentemente, il timore di ammalarsi o, addirittura, il rischio di lasciarci le penne, travalica di gran lunga l’attrazione che può derivare dai benefici economici e di prestigio connessi alla carica». Superstizione a parte, però, analizzando i fatti in maniera razionale, Macrì e Vallone ritengono che forse i motivi della «fuga di massa dalla responsabilità sono da rinvenirsi in aspetti molto più concreti e, verosimilmente, in quegli atti, di varia natura, di cui la parte politica, sindaco Repice in testa, a prescindere da ogni profilo di legittimità, sollecita, o meglio pretende, l’immediata adozione, ovvero il ritardo o l’insabbiamento».
Questo porterebbe il Comune in una situazione grave, che le forze di opposizione dichiarano di aver «già denunciata in diverse sedi» e che «esige un pronto intervento a salvaguardia della legalità dall’azione amministrativa ed, al tempo stesso, della salute e dell’incolumità dei funzionari pubblici. È  auspicabile – concludono – che chi di dovere verifichi tempestivamente quanto si sta consumando all’interno del Comune di Tropea cominciando proprio dall’esame delle misteriose fughe di massa dalla responsabilità».

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Francesco Barritta
Docente ordinario di Lingua e letteratura italiana e Storia presso il Nautico di Pizzo (VV), è giornalista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria, elenco pubblicisti. Ha diretto varie testate giornalistiche, tra cui Tropeaedintorni.it