Il Consigliere Provinciale commenta l’incontro Repice-Scopelliti
«La storia insegna sui mercenari e sugli opportunisti»
Prendiamo atto dei preparativi per il triplo salto della quaglia che il Sindaco Repice si appresta ad effettuare dopo appena venti anni di militanza nel centro sinistra ed altrettanti di foraggiamento “per meriti”. Le esternazioni di Repice, riprese da un noto quotidiano locale che in un recente articolo sembra celebrare il trasversalismo nell’interesse superiore della patria, sono al riguardo molto eloquenti e non lasciano spazio a dubbi.
L’illuminazione mediata dall’incontro con il Presidente Scopelliti che, col suo indiscusso carisma, ha letteralmente folgorato il nostro sulla via di Damasco tanto da portarlo ad affermare per la prima volta e per la buona pace del PD: “se avessi votato in Calabria alle ultime regionali avrei scelto Peppe”. Evidentemente, grazie al nostro Governatore, il Sindaco di Tropea si è reso conto del fallimento del progetto politico del PD e dell’inadeguatezza della sua classe dirigente.
Certamente questo velato annuncio di transito verso i presunti comodi lidi del centro destra (ancora non è dato sapere se verso il Pdl o formazioni minori) avrà delle chiare implicazioni di ordine politico che andranno a riflettersi, in primo luogo, sugli equilibri e sulle strategie locali. E’ impensabile, infatti, che il PD tropeano e quello provinciale, che hanno fortemente voluto e sostenuto la candidatura di Repice, De Nisi in testa, restino inerti di fronte a una tale spericolata operazione di trasformismo anche perché, verosimilmente, la stessa è foriera di altre folgorazioni. Le defezioni durante l’ultimo consiglio provinciale potrebbero essere un primo, importante campanello d’allarme.
Le inquietanti ambiguità che contraddistinguono l’uomo Repice è, quindi, auspicabile, nell’interesse della sana politica, che vengano presto chiarite (possibilmente prima della definizione dei ricorsi che riguardano il Comune di Tropea e la Regione Piemonte) poiché, se è accettabile il sincero e convinto cambiamento d’opinione, è politicamente scorretto e umanamente sgradevole che lo stesso soggetto, tesserato PD, militi in tale partito nel Piemonte, regione dove conserva ancora un gran numero di importanti incarichi, strizzi l’occhio al centro destra per quanto riguarda la Regione Calabria e si dichiari ancora del PD per quanto attiene la Provincia di Vibo Valentia. Chissà, poi, cosa sarebbe capace di inventarsi a livello nazionale in una tutt’altro che improbabile competizione che veda contendenti Berlusconi e Chiamparino. E’ troppo, veramente troppo anche in termini di comune senso del pudore!
Per quanto ci riguarda attendiamo fiduciosi il risultato della verifica elettorale in corso, quindi concerteremo le nuove strategie che terranno ovviamente conto del mutato quadro politico prendendo atto della conversione politica del dott. Adolfo Repice ma avendo sempre bene a mente quel che la storia insegna sui mercenari e sugli opportunisti.
Al Partito Democratico le nostre più vive condoglianze per la non del tutto inaspettata ed improvvisa, grave perdita. Una addio o forse un semplice arrivederci al prossima mutar di vento!
Consigliere Provinciale Pdl
Componente della Direzione Regionale del Pdl