La dirigente scolastica di Briatico era gravemente malata.
I funerali si sono tenuti nel duomo di Vibo Valentia.
La Russo si è spenta tra le braccia dell’adorato figlio Nino, che l’ha amorevolmente assistita durante tutto il periodo della sua malattia incurabile. A lui e a Francesco, il maggiore dei suoi figli, anch’esso assistito da tempo dal fratello, la dirigente scolastica ha sempre rivolto le sue attenzioni, parlando spesso di loro con i collaboratori più fidati durante i momenti di pausa sul lavoro. La Russo, seppur gravemente ammalata, non ha comunque voluto assentarsi mai dal suo posto di lavoro, se non per i giorni in cui si sottoponeva alle sedute di chemioterapia e alle visite specialistiche, volendo addirittura presiedere l’ultimo Collegio docenti di dieci giorni fa, per salutare personalmente i suoi collaboratori, il personale scolastico e i docenti, presiedendo anche alla valutazione dell’anno di prova dei giovani entrati in ruolo quest’anno.
Don Fiorillo, durante la funzione, ha voluto ricordare proprio questi due aspetti centrali della sua vita: l’amore per i figli («un albero si giudica dai suoi frutti, e lei ha lasciato dei buoni frutti») e la sua voglia di essere presente a scuola («dimostrando – ha detto Fiorillo – un grande valore umano e morale»).
Anche il corpo docente e il personale della scuola si è stretto attorno ai figli e le ha manifestato sincero affetto, ricordando con una lettura molto toccante le sue doti umane e professionali.