Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
L’ultimo posto.
Essere relegati all’ultimo posto può far male, può far cadere in depressione e causare la perdita dell’autostima. Eppure anche l’ultimo posto può rivendicare la sua identità e dignità, dal momento che nessuno lo vuole occupare. Anche all’ultimo posto tu puoi fare qualcosa che gli altri non riescono o vogliono fare e sarai stimato più che non credi. L’ultimo posto può diventare il punto di partenza!
♦ Fernando, mio amico, soffriva molto perché non si sentiva stimato e messo all’ultimo posto; si sentiva sprecato, ridotto a far poco o niente, messo in una situazione assurda e umiliante.
♦ Un giorno però riuscì a risolvere i suoi problemi, pensando e convincendosi che solo la pattumiera può raccogliere le immondizie, solo uno spazzacamino può pulire il camino, solo un verme può andare sotto terra, solo uno straccio fa mille servizi.
E insieme pensammo ad un amico comune, a “don Carlo”, un garagista dal corpo avvilente, che viveva nel garage delle macchine insieme al suo cane in una condizione igienica terribile… Eppure quando i clienti venivano a ritirare la loro auto, lo salutavano gioiosamente e rispettosamente “Don Carlo!” e allungavano un sorriso e a volte una piccola mancia, grati che egli aveva vegliato sulla loro automobile.
♥ Solo un Cristiano riesce a mettersi all’ultimo posto: può piangere con chi piange.
Solo un Cristiano può diventare come Gesù, perché Gesù si è annientato, si è perduto fra gli uomini per salvare ciò che era perduto. Egli si è fatto peccato per salvare i peccatori.