L’orchestra guidata da Vincenzo Laganà è composta da circa 50 musicisti
L’apparizione di una nuova orchestra non è davvero una notizia da potersi passare sotto silenzio. Specialmente in Italia, e tanto più in Calabria, dove sono note le difficoltà a cui si va incontro quando si vuole creare qualcosa di nuovo, importante e duraturo
L’”Orchestra di Fiati Città di Tropea” ha di fatto ricevuto l’Istituzionalizzazione dal comune di Tropea e il sostegno di importanti Sponsor privati che hanno creduto nella bontà del progetto, contribuendo a garantire la programmazione della stagione artistica 2024.
Dopo il successo del concerto di presentazione del 30 dicembre scorso, l’Orchestra ha stilato una ricca programmazione estiva che, partendo dal giugno 2024, si protrarrà fino al mese di ottobre.
Si presenta al pubblico con una serie di concerti che si svolgeranno nell’incantevole cornice della “Capitale delle vacanze”, presso l’Auditorium S. Chiara di Tropea, nei mesi di giugno, settembre e ottobre, e al Teatro del Porto della stessa città nei mesi di luglio e agosto con una cadenza quasi quindicinale per contribuire a rendere più piacevole e all’insegna della cultura e della buona musica la permanenza a Tropea agli innumerevoli ospiti che si avvicenderanno nel corso dei mesi estivi.
L’Orchestra di fiati città di Tropea è composta da circa 50 musicisti provenienti oltre che da Tropea, dal circondario e da fuori provincia.
Guidata da Vincenzo Laganà, il quale è pure direttore artistico del complesso, nonché direttore del Coro polifonico “Don Giosuè Macrì”, il cui Presidente è Paolo Ceraso, anch’esso esibitosi nel corso della prima serata in pagine di Verdi, Novaro, Frisina, l’Orchestra di fiati ha proposto, e proporrà ancora nei prossimi appuntamenti, un programma incentrato su un repertorio che potremmo definire classico-pop, con brani tratti dalla tradizione plurisecolare della canzone napoletana, da musical di Leonard Bernstein (il celeberrimo West Side Story) e Andrew Lloyd-Webber (il giovanile Jesus Christ Superstar), da successi pop adattati a musical (quelli degli Abba), da colonne sonore per film a firma di Ennio Morricone e Hans Zimmer (Pirati dei Caraibi), da composizioni di Astor Piazzola (parecchio pestifere sul piano del ritmo) e di Otto M. Schwarz, un austriaco vivente specializzato in brani per complessi di fiati.
Saxpack di quest’ultimo prevede la presenza di due sassofoni solisti, a Tropea suonati magistralmente da Nunzio De Vita (sax soprano) e Domenico Romano (sax contralto). Ma in tutta l’Orchestra abbondano gli strumentisti di valore, a cominciare dai primi due clarinetti, Pasquale Lorenzo e Fabio Angiò. Ogni reparto è rappresentato da ottimi musicisti che impreziosiscono con la loro bravura l’organico orchestrale.
Accanto a questi ottimi professionisti siedono un gran numero di giovani, in molti casi allievi dei precedenti o già avviati alla carriera. Perché, come dichiarato più volte, qualsiasi associazione musicale – si tratti di un’orchestra sinfonica o di fiati, di una società di concerti o di un teatro d’opera –, la formazione e valorizzazione delle nuove leve è uno dei compiti principali che anche la nuova realtà culturale tropeana si propone accanto alle esibizioni pubbliche, se possibile non solo a livello locale.
Se dunque nel prossimo futuro le istituzioni (come per adesso è accaduto col Comune di Tropea) e il pubblico continueranno a mostrarsi interessati alle proposte dell’Orchestra di fiati, non solo essa amplierà lo spettro delle proposte musicali, non solo incrementerà il numero delle esibizioni, ma organizzerà corsi di teoria musicale e di pratica strumentale, riprendendo così, anche da questo punto di vista, l’attività svolta in passato in città dalla Banda “Vincenzo Bellini”, fondata e diretta da Antonio n Sirignano.
Non a caso il maestro Laganà e molti altri componenti della neonata Orchestra di fiati provengono da quella importante realtà. La quale si è incamminata su una strada non facile, anzi irta di ostacoli, ma che col tempo e grazie a un impegno e a una determinazione strenui potrebbe condurre a risultati artistici e produttivi all’insegna della qualità – già adesso degna di lode – e della continuità più o meno stabile. È quanto le, e ci auguriamo.
Il Presidente
Giuseppe Maria Romano
