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Macrì, Del Vecchio e Rodolico intervengono sull’emergenza
Mentre la cittadina è ancora in allerta a causa delle cattive condizioni metereologiche e l’evento franoso, avvenuto nella mattina di Giovedì, sta imponendo interventi immediati e lavoro costante da parte degli Enti preposti, ma anche della Protezione Civile, è il momento della riflessione e delle critiche per una tragedia evitata per un soffio e “miracolosamente”. Il consigliere comunale capo gruppo di “Identità in progress” e consigliere provinciale d’opposizione, Nino Macrì, sulla gestione dell’emergenza non ha nulla da eccepire. «Non possiedo precisi dati tecnici – ha dichiarato – ma devo rilevare il fatto che, essendosi verificati nel 2005, smottamenti nel tratto ora totalmente invaso dal fango, si è registrato il disinteresse degli enti interessati che non hanno pianificato alcun intervento di prevenzione»Il consigliere ha poi aggiunto riguardo al seguito che si aspetta a questi eventi:« Spero che, alla luce di quanto accaduto, gli amministratori si attivino con urgenza e dispongano interventi di grande importanza, come un’accurata sistemazione dei corsi d’acqua». Anche il capo gruppo di “Tropea Libera”, Alfonso Del Vecchio, decano della politica, ha ribadito che si tratta di incuria, ma non ha inteso suscitare alcuna polemica politica. Ha voluto citare, non a caso, una “statistica delle acque fluenti nel territorio circondariale di Tropea”, compilata da Alessandro Pelliccia, ingegnere per il Regno di Napoli e membro dell’Accademia degli affaticati, intorno a metà dell’ 800.Nell’opera vi è un’elenco minuzioso dei corsi d’acqua e, in questa relazione si comprende come la zona interessata dalla grande frana fosse l’alveo naturale di due torrenti, l’ “argento” e l’ “annunziata”.«Effettivamente – ha notato Del Vecchio- gli amministratori, dovrebbero tener conto, prima di mettere mano sul territorio, anche di quella che è la storia e gestire adeguatamente queste realtà, altrimenti la natura poi si riprende ciò che l’uomo toglie». Dunque, secondo il consigliere comunale, con una maggiore sensibilità e una maggiore conoscenza del territorio da parte di chi concede licenze e chi costruisce, potrebbero essere evitati molti scenari dannosi. Invece, Giuseppe Rodolico, consigliere comunale e provinciale, ha affermato che è necessario un intervento capillare sul territorio perchè la Regione Calabria è tutta affetta da questi fenomeni.Per quanto riguarda la gestione dell’emergenza ha detto che da subito la Provincia si è attivata insieme a comune e Protezione Civile per gestire il difficile momento e il lavoro è ancora costante a causa delle condizioni metereologiche sfavorevoli. Il consigliere ha poi precisato che «questo non è momento di polemiche, ma per adesso bisogna impegnarsi a risolvere la situazione». In secondo luogo ha ribadito l’esigenza di «redigere un Piano Strutturale Comunale con regole precise che tengano conto anche delle condizioni geomorfologiche e intensificare le opere di pulizia dei torrenti». Una volta evitata la catastrofe, l’opposizione è quindi unanime sulla necessità di una reale e accurata manutenzione del territorio, pena il totale dissesto idrogeologico.