Gli interventi dei parlamentari Cinque Stelle Nesci e Parentela
L’Onorevole Nesci, deputato della Commissione per le Politiche dell’Unione Europea, argomenta il fallimento politico della giunta calabrese di Scopelliti
«Una vergogna, ma soprattutto la certificazione del fallimento politico della giunta calabrese di Scopelliti».
La giovane deputata tropeana Dalila Nesci, del Movimento Cinque Stelle, commenta così la notizia della task force, coordinata da Commissione europea e ministero della Coesione territoriale, che sovraintenderà alla spesa dei finanziamenti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Nesci, deputato della Commissione per le Politiche dell’Unione Europea, aggiunge: «Imperdonabile, si perderà altro tempo per lo sviluppo regionale, che l’attuale giunta calabrese non sa neppure immaginare».
Sul commissariamento in questione i parlamentari calabresi del Movimento Cinque Stelle accusano il governatore Scopelliti «di ulteriore, gravissima sconfitta politica».
Si esprime così il deputato Paolo Parentela, che di recente ha chiesto l’immediato ritorno al voto regionale.
Parentela attacca: «Mentre i disoccupati bloccano le strade per avere un minimo di dignità e lavoro, la nostra Regione è commissariata per incapacità cronica. Via questi incompetenti».
Nesci, deputato della Commissione per le Politiche dell’Unione Europea, rincara: «Non dimentichiamo che dopo Why not è emerso con chiarezza che i soldi dell’Europa sono stati sottratti o bruciati, il che non solleva da responsabilità politiche, prima che giudiziarie, il predecessore di Scopelliti, quell’Agazio Loiero che ha mostrato straordinaria abilità, invece, per cambiare più volte pelle politica».
Nesci e Parentela proseguono: «Assurda la difesa di Scopelliti, per il quale il commissariamento dell’Ue sui finanziamenti del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale può rappresentare un’occasione. Ormai, tra pendenze giudiziarie e fallimenti amministrativi, si veda il ‘modello Reggio Calabria’, il governatore ha perduto anche quel barlume di lucidità politica che gli restava».
I due parlamentari Cinque Stelle concludono: «Se c’è una sola possibilità per la Calabria, questa è nell’uso intelligente e onesto dei fondi europei, che devono servire per l’occupazione dei giovani e per fermare le fughe al Nord. In concreto, bisogna tornare subito al voto, perché né l’esecutivo né il Consiglio regionale calabrese sono più affidabili. Hanno mangiato tutto e non hanno lasciato manco le briciole».