Fede e dintorni

Lo Spirito rende testimoni di Cristo

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

Lo Spirito rende testimoni di Cristo.

– Nell’imminenza del suo ritorno al Padre, Gesù promette la venuta dello Spirito Santo, il Consolatore e la Guida che conduce alla verità, che è il Signore stesso e il suo Vangelo.
– La certezza del dono dello Spirito, promesso da Cristo, ravviva la nostra fede e sostiene la nostra speranza. Che meraviglia: Gesù  ci promette il dono di un altro Paraclito perché rimanga con noi per sempre!
– Lo Spirito sarà la luce che ci renderà capaci di comprendere le verità della fede; egli sarà la forza che ci renderà capaci di dare testimonianza dell’amore reciproco.
– Per il dono dello Spirito, Gesù è sempre con noi, nella Parola e nell’Eucaristia. E grazie all’Eucaristia, il cristiano diventa veramente ciò che mangia! “La nostra partecipazione al Corpo ed al Sangue di Cristo tende a farci diventare quello che mangiamo (San Leone Magno).

Dal Vangelo di questa domenica (Gv 14,15-21).
♦ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».

Nelle prove, lo Spirito ci rende testimoni di Cristo.
Oggi è l’ultima domenica che celebriamo l’Eucaristia senza la partecipazione dei fedeli.
E’ stata una bella sofferenza, offerta come atto di amore al fine di evitare il contagio galoppante del coronavirus. E di simili atti di amore ne dovremo offrire ancora tanti altri con quella pazienza che ha il contadino nell’attendere il frutto che egli ha seminato.
Qualcuno ha voluto accostare, propriamente o impropriamente, questo tempo di pandemia al tempo delle persecuzioni. Comunque sia, rimane certo quanto scrive l’apostolo Pietro scrive a proposito del tempo delle persecuzioni che diventa per noi un tesoro prezioso: In questi momenti dolorosi, adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori”.
Manteniamo sempre vivo l’intimo rapporto con Gesù; allora, se saremo nelle prove della vita, se saremo derisi a causa della nostra fede o addirittura accusati o condannati. Se si rimane “in” Gesù, e Gesù “in noi”, allora potremo rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza
che è in noi, con dolcezza e rispetto.
Anzi la stessa persecuzione potrà diventare il luogo di una nuova fecondità missionaria. E’ l’opera discreta ma potente dello Spirito Santo, quando lo lasciamo agire in noi e tra noi.

L’azione dello Spirito nei nostri cuori.
♥  «Se mi amate…». Sono le ultime parole di Gesù, prima del suo addio. E qui siamo invitati alla svolta, a passare da una mentalità semplicemente religiosa alla relazione che nasce dalla fede: la religione dice “osserva i comandamenti e allora sarai capace di amarmi e anche io ti amerò”; la fede, invece, dice: “Se mi ami, allora sarai capace di osservare i comandamenti e li scoprirai come fonte di vita, di gioia e di pace”.
♥  La rivoluzione non è da poco, ma è il segno di quel capovolgimento operato da Gesù che ha liberato per sempre il cuore dell’uomo da ogni prigione, da ogni gabbia e da ogni rigidità: il punto di partenza, nella vita come nella relazione con Dio, è l’amore e non la regola. È la Sua grazia e non lo sforzo. È lo Spirito di verità che Egli ha mandato nei nostri cuori, e non i nostri meriti.
Lo Spirito di Dio, umile e fiducioso, non ci obbliga con un dovere, ma chiede di poter abitare in noi, per trasformare la nostra vita e rendere capaci anche noi di far circolare l’amore.
Dio, attraverso il suo Spirito, cerca spazi nel cuore per allargarlo, trasformarlo e renderlo strumento di amore nel mondo. Ecco il nostro Dio che, alla perfezione esterna dell’osservanza delle regole, preferisce un cuore fragile che però batte d’amore per Lui.

In attesa dello Spirito Santo con Maria.
♦ Il cammino dei cristiani che desiderano camminare mossi dallo Spirito è vegliato dalla Vergine Maria, chiamata Sposa dello Spirito Santo. San Francesco di Assisi, in una sua preghiera, dice alla Madonna: “Santa Madre vergine, non è mai nata al mondo una tra le donne simile a te, figlia ed ancella dell’altissimo Re e Padre celeste, madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo, sposa dello Spirito Santo”.
Di S. Alfonso ci rimane ancora il bel dipinto della “Madonna dello Spirito Santo”.  A lei esprimeva il suo amore: “Santissima Vergine Immacolata, Madre di misericordia, tu sei piena di carità verso tutti; non ti scordare delle mie miserie. Tu le vedi: raccomandami a Dio che non ti nega nulla. Ottienimi la grazia di poterti imitare nella santa carità, sia verso Dio che verso il prossimo. Amen”.

Il cristiano porta frutti di vita spirituale solo se si pone sotto la guida dello Spirito Santo. E il cammino dei cristiani che desiderano camminare mossi dallo Spirito è vegliato dalla Vergine Maria, chiamata Sposa dello Spirito Santo. Le espressioni di amore di S. Alfonso alla Madonna mostrano una freschezza di sentimenti che contagiano il cuore: “Santissima Vergine Immacolata, Madre di misericordia, tu sei piena di carità verso tutti; non ti scordare delle mie miserie. Tu le vedi: raccomandami a Dio che non ti nega nulla. Ottienimi la grazia di poterti imitare nella santa carità, sia verso Dio che verso il prossimo. Amen”.

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