Riceviamo e pubblichiamo
“Spesso gli autobus di linea sono palesemente obsoleti”
L’incidente del pullman di linea delle Ferrovie della Calabria sulla statale 17, che ha coinvolto circa 50 di studenti pendolari, ha avuto un epilogo fortunato grazie alla prontezza e alla professionalità dell’autista Michele Pontoriero. Il conducente, notando il malfunzionamento dei freni del mezzo, si è accostato con una rapida manovra in prossimità di uno strapiombo, evitando così una stage di innocenti.
Un episodio che non può lasciarci indifferenti, ma soprattutto, che non può non dare voce alla giusta richiesta, che arriva dai pendolari, siano essi lavoratori o studenti, di veder rispettato il diritto ad una mobilità sicura ed efficiente. Non si può ignorare quanto dichiarato ieri da una studentessa al giornalista di Ridicadinforma.it: “circa quindici giorni fa avevamo presentato una denuncia ai carabinieri per mettere in evidenza le precarie condizioni del pullman che, oltre ad essere vecchio, non è assolutamente sicuro”.
Spesso gli autobus di linea, utilizzati per il servizio di trasporto, sono palesemente obsoleti e non osservano le elementari norme di sicurezza; le strutture di molti posti a sedere, ad esempio, sono malferme, incomplete, prive delle imbottiture e con diverse parti acuminate pericolosamente esposte. Tutto questo, inutile a dirlo, rappresenta un rischio per l’incolumità degli utenti. Queste segnalazioni e lamentele non sono isolate e provengono da ogni parte della Calabria.
“Pendolaria 2014” il rapporto che Lega ambiente ha stilato sulle 10 linee peggiori d’Italia utilizzate quotidianamente dai pendolari, assegna il 6° posto alla tratta Catanzaro Lido-Lamezia Terme, definendo drammatica la situazione della linea, nonostante risulti fondamentale, in quanto strategica nei collegamenti regionali, permettendo il collegamento tra il versante tirrenico e lo jonico della Calabria.
Nella Regione più povera d’Italia, negli ultimi 4 anni, il settore trasporto pubblico ha subito un taglio ai servizi del 16,3 % e un aumento delle tariffe del 20%. Un aumento che è ricaduto inevitabilmente sui lavoratori e sulle famiglie degli studenti, che certo non viaggiano su macchie blu, né tantomeno hanno redditi stellari.
Il trasporto pubblico in Calabria presenta un deficit strutturale, a farne le spese sono prima di tutto i cittadini, ma anche un settore strategico per l’economia calabrese come il turismo, inevitabilmente danneggiato da questi tristi episodi e tenuto a freno nonostante le numerose potenzialità naturalistiche e culturali del territorio.
Lodevole sarebbe l’investimento nella promozione turistica se solo fosse anticipato da un’oculata tattica di collegamenti territoriali, che permetterebbe ad un visitatore che soggiorna a Tropea di raggiungere il museo di Vibo a 30 km o poter scoprire la bellezza della Sila, utopie per il momento essendo inesistenti i mezzi pubblici a disposizione.
In Calabria il diritto alla mobilità, che è alla base della libertà dei cittadini, è negato per la mancanza di sicurezza sulle strade del tutto fatiscenti, tanto quanto la vetustà dei mezzi di linea, che come dimostrato dalla recente vicenda sono del tutto insicuri.
Noi Con Salvini – Calabria chiediamo con forza e determinazione all’Assessore Regionale Roberto Musmanno con delega ai Trasporti, l’avvio di un’indagine su tutto il trasporto pubblico di linea, per valutarne la sicurezza e l’efficienza .E’ inconcepibile che per la fatiscenza di un mezzo pubblico, migliaia di pendolari calabresi, studenti e lavoratori, che giornalmente di diritto ne fanno uso, possano essere vittime di quello stesso mezzo che dovrebbe accompagnarli a compiere il loro dovere da cittadini nella scuola e sul lavoro, non metterne a repentaglio la vita.
Noi Con Salvini Vibo Valentia
Antonio Piserà – Referente Provinciale