Settemila imprenditori nell’aula Paolo VI insieme a Papa Francesco
Per la prima volta in 106 anni un pontefice riceve in Vaticano i rappresentanti della confederazione
Confindustria nazionale fra tutti sceglie cinque storie emblematiche del mondo dell’impresa oggi in Italia, e fra le cinque c’è la Romano Arti Grafiche di Tropea.
Il Tropeano Mario Romano scelto per partecipare all’udienza del Papa «Sono orgoglioso ed onorato di essere stato tra questi cinque a rappresentare una storia imprenditoriale, la mia, fatta di famiglia, alta tecnologia, design, innovazione manageriale ma soprattutto di uomini e donne che con i loro valori contribuiscono alla ricchezza sociale del proprio territorio». Sono state queste le prime parole che Mario Romano ha rilasciato dopo lo storico incontro con il Santo Padre.
Per parecchi giorni l’imprenditore tropeano e CEO della Romano Arti Grafiche si era chiesto perché Confindustria avesse voluto proprio lui sul palco dell’Aula Nervi. Alla fine la risposta si trova proprio nelle parole di Papa Francesco: «Nel complesso mondo dell’impresa, ‘fare insieme’ significa investire in progetti che sappiano coinvolgere soggetti spesso dimenticati o trascurati. Tra questi, anzitutto, le famiglie, focolai di umanità, in cui l’esperienza del lavoro, il sacrificio che lo alimenta e i frutti che ne derivano trovano senso e valore». E ancora, Francesco ha chiesto agli imprenditori di mettere «al centro di ogni impresa l’uomo: non quello astratto, ideale, teorico, ma quello concreto, con i suoi sogni, le sue necessità, le sue speranze e le sue fatiche».
Negli anni Mario Romano, che tra l’altro è Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Calabria e Mezzogiorno, si è impegnato per diffondere in ogni occasione questa stessa visione dell’imprenditoria. Durante gli eventi culturali, gli incontri con le scuole, i meeting di Confindustria, in ogni occasione ha sempre sottolineato che l’elemento più importante dell’azione imprenditoriale è l’elemento umano. La famiglia è il naturale nucleo privilegiato del suo vivere insieme. «Se non ci fossero stati i miei fratelli, mia moglie e la mia famiglia, non avrei nemmeno avuto la voglia di fare tutto quello che ho fatto», aveva detto poco tempo fa in un’intervista. Evidentemente la sua vision e il suo nuovo stile imprenditoriale non sono passate inosservate. Al ‘fare insieme’ evocato dal Papa fa eco il ‘fare rete’ ripetuto da anni da Mario Romano. Allo stesso modo, la comunanza di vedute con Francesco è stata netta quando il Santo Padre ha detto «La vostra via maestra sia sempre la giustizia, che rifiuta le scorciatoie delle raccomandazioni e dei favoritismi, e le deviazioni pericolose della disonestà e dei facili compromessi». È passata solo una settimana da quando agli studenti di una scuola in visita alla Romano Arti Grafiche il presidente Romano aveva detto «le scorciatoie non vi porteranno da nessuna parte, sono i sacrifici e l’impegno a dare un valore immenso a ciò che fate».
«Ma al di là dei concetti e delle visioni comuni, ha detto l’imprenditore di ritorno a Tropea, quest’incontro è stata una grandissima emozione. Incontrare il Papa è qualcosa di indescrivibile. È stata una cosa enorme, un’esperienza che mi ha segnato in positivo. L’emozione era viva dentro l’Aula Paolo VI. Mi guardavo intorno e vedevo molti colleghi, anche il presidente Squinzi, Emma Marcegaglia, Marco Gay, emozionatissimi. È stato davvero un momento particolare. Ci sono cose che vanno oltre i fatturati, il successo imprenditoriale, persino oltre noi stessi. E questa è stata certamente una di quelle! In tutta umiltà, mi auguro che la mia storia, che parte dal sud, possa essere di ispirazione per tutte le PMI italiane che sono la spina dorsale del nostro paese».
Francesco ha salutato gli imprenditori, «Io benedico voi e tutte le vostre famiglie, voi non vi dimenticate di pregare per me».