Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Liberati dal male da Gesù.
– Nel vangelo di oggi leggiamo che Gesù guarisce un lebbroso: un gesto che indica come il regno di Dio abbia inizio con lui. È l’alba del tempo messianico, tempo di guarigione e di misericordia, in cui l’uomo viene guarito nel corpo e nello spirito.
– Infatti Gesù ha qualcosa che ispira il lebbroso a fare una supplica colma di fiducia: “Se vuoi, puoi guarirmi”. E Gesù si avvicina al lebbroso, lo tocca e lo guarisce. Poi Il lebbroso manifesta la sua fiducia, la sua gioia, la sua testimonianza, non tacendo quanto Gesù ha fatto per lui.
– Gesù spesso dà prove della sua misericordia di fronte alle sofferenze umane affermando che sono segni del potere ricevuto da Colui che lo ha mandato a liberare l’umanità da una schiavitù più profonda, da una lebbra più cronica, per liberarla dal peccato. – Signore, che hai toccato la mano del lebbroso e l’hai risanato, tocca anche i nostri cuori, liberali dall’egoismo e dall’indifferenza che ci spinge a chiudere gli occhi di fronte al male presente nel mondo.
Dal Vangelo di questa domenica (Mc 1,40-45).
♦ In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
♦ E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
♦ Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Purificati dalla lebbra del peccato.
♦ Gesù compie un gesto inaudito: un lebbroso lo supplica in ginocchio chiedendo d’essere purificato. Gesù ne ha compassione, lo tocca e lo guarisce. Per la Legge di Mosè e la mentalità del tempo il lebbroso era un uomo “impuro”, emarginato dalla società, maledetto. Chi entrava in contatto con lui, anche solo sfiorandolo inavvertitamente, diventava “impuro”.
♦ Gesù, invece, guarisce quel lebbroso, e lo fa toccandolo con la mano. Perché? Poteva benissimo dire soltanto una parola. E invece, e noi lo sappiamo, egli ha condiviso tutto della nostra vita, eccetto il peccato, e ha preso su di sé anche le nostre sofferenze.
♥ Non dimentichiamo, però, che c’è una malattia peggiore della lebbra più ripugnante: è la lebbra del peccato. Al cospetto del lebbroso Gesù non solo non si è allontanato precipitosamente da lui, come avrebbe fatto chiunque altro all’epoca, ma anzi “ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò”: gesto inaudito, quel toccare volutamente un lebbroso; un gesto che basterebbe da solo ad esprimere i sentimenti con cui egli guardava a quegli sventurati.
♥ E c’è di più: accoglie la supplica, e gli comanda: “Va’ a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto”.
♦ I Padri della Chiesa hanno tratto un insegnamento: la lebbra non è causata dal peccato, ma ne è un chiaro e terribile simbolo. Il peccato produce sul piano spirituale effetti simili a quelli della lebbra sul piano fisico: consuma l’uomo “dentro” e, anche se non si vede, lo esclude dalla comunità, lo priva dei benefici di chi vive in comunione con Dio e con i fratelli riuniti nella Chiesa.
♥ Chiediamo a Gesù di toccare e purificare i tanti cuori infettati da questo virus mortale.
Impariamo a fare il bene per amore, a fare «tutto per la gloria di Dio», magari coinvolgendo anche i familiari e gli amici
Ci vergogniamo? Non sia mai! Il Signore doni a tutti noi il coraggio della testimonianza. L’uomo perfetto fa il bene per amore (San Clemente Alessandrino)
Per la preghiera.
♦ Beato l’uomo a cui è tolta la colpa e coperto il peccato.
♦ Beato l’uomo a cui Dio non imputa il delitto e nel cui spirito non è inganno.
♦ Grazie, Dio nostro Padre, ricco di misericordia, che ci ha donato il suo Figlio Gesù, ricco di grazia e di compassione per tutti.
♦ Padre misericordioso, nel tuo Figlio crocifisso annulli ogni separazione e distanza. – Aiutaci a scorgere nel volto di chi soffre l’immagine stessa di Cristo, per testimoniare ai fratelli la tua misericordia. Amen.