Il romanzo, scritto da Adalbert Von Chamisso, è stato pubblicato nel 1814
Il poeta e scrittore francese naturalizzato tedesco scrisse la storia meravigliosa di Peter Schlemihl, l’uomo che vendette la sua ombra, per proprio piacere e in parte per divertire i figli del suo amico Ferdinand Hitzig. L’opera è stata tradotta in quasi tutte le lingue europee
«Che cosa se ne farebbe delle ali un uomo imprigionato da catene di ferro?». Questa domanda rappresenta una svolta, una presa di coscienza da parte di Peter, il protagonista di questo “meraviglioso” racconto di Von Chamisso. Storia che era stata scritta «per distrarmi e per divertire i figli di un mio amico», ma che non tardò a raccogliere i favori del pubblico europeo. Peter Schlemihl è un uomo che va in cerca di fortuna, e che crede di fare un buon affare nel cedere la propria ombra a un uomo vestito di grigio in cambio di una grande borsa dalla quale può ottenere in qualsiasi momento denaro, senza che si esaurisca mai. Peter si accorge allora dell’errore commesso: è ricco, può permettersi tutto, ma la gente vuole salve le apparenze e si scaglia contro di lui perché privo della propria ombra. In questo stesso periodo Peter s’innamora di Mina, ma i genitori sono diffidenti nei confronti dell’uomo senza ombra. Proprio quando le cose si stanno mettendo male per Peter ricompare l’uomo vestito di grigio che aveva previsto tutto. Ora può scoprire la propria identità: è il diavolo, e gli propone la restituzione della sua ombra a patto che gli ceda l’anima dopo la morte. Peter non accetterà e getterà via anche la borsa, continuando a vivere senza ombra; una vita, la sua, priva di apparenze, solitaria, contemplativa, dedita allo studio. Ciò che egli vive è l’eterno dramma dell’uomo, il contrasto tra sogno e realtà, dignità e piacere. Peter ha commesso un errore giovanile, ma è divenuto un uomo saggio che non ha ceduto la parte migliore di sé: l’anima. Bellissimo.
