Da comunicato stampa
Affrontato il tema dell’emergenza lavoro nel vibonese
La deputata Cinque Stelle Dalila Nesci ha incontrato nel pomeriggio di oggi il ministro del Lavoro Enrico Giovannini, cui aveva scritto una lettera-racconto sull’emergenza lavoro a Vibo Valentia, a partire dalla vicenda Italcementi.
Nel testo, Nesci evidenziava il pericolo di espansione della criminalità, per aumento della disoccupazione. La deputata chiedeva poi la massima attenzione dei vertici dello Stato sulla provincia vibonese, la più disagiata in Italia.
Da qui le ragioni dell’immediato incontro con il ministro del Lavoro, che ha condiviso e apprezzato la proposta della parlamentare Cinque Stelle sul coinvolgimento di Eni: sia per la bonifica del sito Italcementi in caso di dismissione, sia per l’assunzione di operai del cementificio adeguatamente formati. È l’idea più logica, la prima cui pensare, vista la specificità di Vibo Valentia, ha significato il ministro del Lavoro, che ha chiarito: «È giusto che si riattivi presto il tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo economico, dove si possono valutare tutte le prospettive per ricollocare gli operai Italcementi». Secondo il ministro Giovannini, bisogna che partecipi anche l’Agenzia per lo sviluppo regionale della Calabria. La parlamentare Cinque Stelle ha chiesto al ministro quali fossero gli aggiornamenti rispetto ai lavoratori socialmente utili e ai lavoratori di pubblica utilità. A riguardo, la deputata ha sottolineato che «non si possano abbandonare, dato che per politiche sbagliate la situazione ha raggiunto livelli drammatici in Calabria, soprattutto a Vibo Valentia». Il ministro ha garantito lo sblocco dei fondi necessari, rammaricandosi per l’impossibilità di incentivi al pensionamento dei lavoratori di utilità sociale, alla luce della riforma del predecessore, Elsa Fornero. In conclusione, Nesci si è detta soddisfatta della collaborazione con il ministro Giovannini, che proseguirà, «perché non si può perdere un solo minuto – ha precisato la deputata – per sostenere il lavoro e lo sviluppo dell’intera provincia di Vibo Valentia».