Mancano 9 mesi per l’estate!!!
L’estate è finita. Oppure no?
Perché invece di rilassarsi dopo le fatiche stagionali non pensare che mancano soltanto 9 mesi alla prossima estate e che, forse, sarebbe meglio iniziare a programmare sin da ora un modo per non arrivarci nuovamente impreparati?
L’economia della città si basa sul turismo, senza il quale anche gli altri settori sono destinati a soccombere: se chiudono le strutture turistiche, molti lavoratori dovranno emigrare, portando con sé le proprie famiglie. I commercianti, a quel punto, a chi venderanno i loro prodotti? E se i liberi professionisti, privi dei clienti appartenenti alle due prime categorie, dovessero andar via anche loro? Ospedali, scuole e uffici pubblici, che ospitano migliaia di dipendenti in città, a chi dovrebbero tenere aperto?
Il turismo permette a Tropea di garantire ai suoi quasi 7mila abitanti una qualità della vita difficilmente riscontrabile in realtà urbane ben più popolose. La politica, allora, diventa la chiave per far sì che il settore più importante per l’economia e la vita della nostra città non vada in malora.
Un comune come Tropea non può pensare di programmare le proprie stagioni turistiche facendo affidamento soltanto sull’iniziativa dei privati. E così anche i suoi amministratori non dovrebbero utilizzare l’encomiabile voglia di fare dei tanti organizzatori di eventi, nascondendosi dietro poveri patrocini o distribuendo contributi a pioggia come fossero elemosina, per accontentare i propri clienti. Su questo, poi, la gente vorrebbe avere maggiore trasparenza… Con 28mila euro per il mese di agosto, suddivisi tra l’assessorato al Turismo e quello alla Cultura, non si può pretendere certo di più. Forse sarebbe meglio accorpare gli assessorati o comunque trasformarne uno in delega, riducendo i posti in Giunta e facendo così cassa con il relativo indennizzo. E poi, è mai possibile che a Tropea si spenda di più per rattoppare i guai vecchi di decenni (creati dalla cattiva politica) che per programmare la ricchezza del futuro?