Anche la cittadina tirrenica parteciperà al piano “Sicurezza per lo Sviluppo del Mezzogiorno d’Italia” del PON 2000-2006. All’interno di questa misura rientra infatti il progetto per la selezione di venticinque rappresentanti di associazioni e cooperative sociali dal titolo “Programma di formazione sull’utilizzazione e la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata”. Il 21 febbraio è stato esposto presso l’albo del comune di Tropea il pubblico avviso per l’attuazione di questo progetto giunto dalla Prefettura. L’obiettivo principale è di realizzare un intervento capace di formare sia il personale dei comuni – a cui verrà demandato il compito di proporre le assegnazioni dei beni confiscati non utilizzati per fini istituzionali – che tutti quei soci di cooperative sociali o associazioni Onlus che intendono diventare destinatari e utilizzatori finali dei beni confiscati. «L’iniziativa è lodevole – dichiara l’Assessore alle politiche sociali dr. Sandro Cortese – anche perché coinvolge il comune nell’assolvimento dei propri compiti e – nelle persone del sindaco Antonio Euticchio, dell’Assessorato alle politiche sociali e del comitato dell’ordine pubblico – lo rende destinatario e quindi utile mezzo per diffondere la legalità e la sicurezza». Il progetto si propone dunque di contribuire alla diffusione della legalità, mirando ad operare, con la propria azione, sulle criticità che ostacolano il pieno funzionamento degli strumenti di intervento sul piano patrimoniale previsti dalla legislazione nazionale in tema di criminalità organizzata. Tali risultati sono ottenibili solo attraverso la tempestiva destinazione e l’effettivo utilizzo sociale del patrimonio confiscato, ed i corsi di formazione, che si svolgeranno a Vibo Valentia, mireranno a migliorare anche questo aspetto degli interventi in questione. Le giornate di formazione saranno cinque, due di formazione comune e tre di formazione specialistica per il personale delle amministrazioni e per i 25 rappresentanti selezionati. Ciascuna categoria interessata a proporre i propri appartenenti per la formazione dovrà fare istanza di partecipazione al protocollo della Prefettura entro le ore 12 del 2 marzo, allegando il proprio statuto con l’atto costitutivo ed il curriculum delle attività svolte con l’elenco di eventuali progetti realizzati. Tra gli altri scopi del progetto vi è poi quello di ottimizzare la gestione di quei beni e di far crescere, in tal senso, il numero delle domande e, di conseguenza, delle assegnazioni. «È per questo che – conclude il dr. Cortese –, l’amministrazione tutta invita le associazioni Onlus e le cooperative sociali a partecipare all’avviso».
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