Da comunicato stampa della deputata Cinque Stelle Dalila Nesci
“La gravissima situazione economica, la disoccupazione e la penetrazione della criminalità organizzata in vari settori”
«Le vicende Italcementi ed Eni, diverse fra di loro, chiamano la politica all’assunzione di maggiori responsabilità». Lo afferma la deputata Cinque Stelle Dalila Nesci che, per tenere alta l’attenzione sul caso Vibo Valentia, da settimane dialoga con esponenti del governo, dal viceministro dello Sviluppo economico Stefano Fassina (Pd) al sottosegretario al Lavoro Jole Santelli (Pdl). Con una lettera di racconto della difficile realtà economico-sociale, la parlamentare ha interessato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il ministro del Lavoro Enrico Giovannini, lavorando nelle sedi istituzionali sulle ipotesi di riconversione del sito Italcementi di Vibo Valentia.
Spiega Nesci: «La gravissima situazione economica, la disoccupazione e la penetrazione della criminalità organizzata in vari settori, compresa l’amministrazione pubblica, devono indurre il governo a considerare con estrema attenzione il territorio di Vibo Valentia, interessato anche da spopolamento massiccio». «Per questo – prosegue la deputata Cinque Stelle – è indispensabile andare oltre l’ordinario, sia negli forzi, sia con i fondi». Con una lettera aperta al governatore regionale Scopelliti, Nesci ha proposto di consentire a Eni i lavori di messa in sicurezza del deposito di Vibo Marina e di affidare alla stessa la bonifica dell’area Italcementi, se lì non si creasse attività alternativa.
Sottolinea la parlamentare: «Dovremmo dialogare di più con Eni, partecipata dallo Stato. La società potrebbe occuparsi della bonifica di tutti i siti industriali dismessi della Calabria. È la mia proposta».
Nesci conclude: «All’occorrenza, alcuni lavoratori Italcementi potrebbero essere impiegati per la bonifica del cementificio e altri, adeguatamente formati, assunti da Eni per il deposito idrocarburi di Vibo Marina».