I lavoratori ora adottano la linea dura: sciopero della fame e della sete
Finora le istituzioni stanno agendo in sinergia, la quale non può essere compromessa. Venerdì 19 il tavolo tecnico
«Le trattative per i lavoratori Italcementi devono proseguire. Purtroppo, qualcuno sta mettendo in giro delle voci che, se vere, ostacoleranno pesantemente il lavoro delle istituzioni». Così Dalila Nesci, deputata tropeana del Movimento Cinque Stelle, che venerdì 19 luglio tornerà a Vibo Valentia per un aggiornamento sulla vicenda, preoccupata da condizionamenti che i lavoratori starebbero subendo al fine di abbandonare il silo.
Nesci sottolinea: «Gli operai stanno soltanto difendendo il loro diritto al lavoro, su cui si fonda la Costituzione. Nessuno può cacciarli di forza o con ricatti sporchi. Occorre aiutarli e rispettarli. Sbaglierebbe tutto chi pensasse di intimorirli, dicendo loro che perderanno la cassa integrazione nel caso non decidessero di cessare la protesta».
La deputata Cinque Stelle prosegue: «Finora le istituzioni stanno agendo in sinergia, la quale non può essere compromessa, visto che da buone intese dipenderà il futuro degli operai Italcementi e delle politiche per il lavoro a Vibo Valentia».
La parlamentare aggiunge: «Stamani ho sentito al telefono il sottosegretario al Lavoro Jole Santelli, che mi ha dato la sua disponibilità per un incontro personale nella settimana prossima. Ho poi parlato con i vertici di Italcementi, per avere spiegazioni sul trattamento degli operai e per sottolineare che bisogna andare avanti secondo gli accordi stabiliti, senza cambiamenti di percorso».
Nesci conclude: «Stiamo facendo la nostra parte, ho sentito nuovamente il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina, e ritengo che si debbano accelerare ulteriormente i tempi per individuare una soluzione realmente utile per i lavoratori, a cui sono sempre vicina».