Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Le spine del riccio.
Scriveva San Paolo: “Tutta la legge trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! (Galati 5, 15-15)”.
E san Francesco d’Assisi raccomandava: “Se non riuscite ad amarvi, cercate almeno di non odiarvi.
Ecco una bella storia.
♦ Durante l’era glaciale molti animali morivano per il freddo.
I ricci se ne accorsero e decisero di unirsi in gruppo, di stare vicini e di aiutarsi: in questo modo si proteggevano.
Ma le spine di ognuno ferivano i compagni più vicini che davano calore.
Perciò molti decisero di allontanarsi… ma iniziarono a congelare e a morire.
Così essi capirono che o accettavano le spine del compagno vicino, oppure sparivano dalla terra e morivano in massa.
Con saggezza decisero di tornare tutti insieme.
In questo modo impararono a convivere con le piccole ferite che un compagno vicino poteva causare, dato che la cosa più importante era il calore dell’altro a tenerlo in vita.
In questo modo sopravvissero.
♥ Le relazioni migliori non sono quelle tra persone perfette, ma quelle nelle quali ogni individuo impara a convivere con i difetti degli altri ed ammirarne le qualità.
Il messaggio di San Francesco d’Assisi
♥ Quelli tra di voi che fanno ancora tanta fatica a perdonare, incomincino almeno a smettere di odiare, quindi a smettere di pensare in continuazione, con rabbia, ai torti ricevuti. Cosa aspettate? Liberatevene!… cercate di riflettere: perché rimuginare, aggiungendo altro dolore a quello già subito?
Liberatevene!… e se non riuscite ad amare, cercate almeno di non odiare! È sicuramente un primo passo importante, che vi aiuterà poco per volta a comprendere il potere del perdono… il perdono libera dal male ricevuto.