“Siamo e rimarremo in prima linea”
Non vi sono i presupposti per fare pressioni sui commissari
Il sindaco di Spilinga Barbalace fa chiarezza su alcuni aspetti presentati in un articolo in cui lanciavamo l’allarme per la situazione dell’ospedale di Tropea (che per i prossimi mesi rimarrà privo della sala operatoria). Barbalace precisa che “per quanto riguarda l’argomento somma urgenza, visto che lo trattiamo da qualche anno, ne conosciamo l’iter e il ricorso, e guarda caso lo abbiamo ostinatamente consigliato ai commissari dell’Asp e continueremo sicuramente a farlo”. Sul funzionamento della Conferenza dei Sindaci e sul ruolo dei Comuni nella programmazione locale socio sanitaria Barbalace ammette che la Conferenza dei Sindaci “riunita in sede plenaria, ha il potere di revocare il Direttore Generale o di non disporne la conferma ma solo nei casi previsti dall’art.3 bis. Comma 7, del D.L.vo 502/1992”, ovvero quando “ricorrano gravi motivi o la gestione presenti una situazione di grave disavanzo o in caso di violazione di leggi o del principio di buon andamento e di imparzialità della amministrazione, la regione risolve il contratto dichiarando la decadenza del direttore generale e provvede alla sua sostituzione; …la Conferenza dei sindaci di cui all’articolo 3, comma 14, nel caso di manifesta inattuazione nella realizzazione del Piano attuativo locale, possono chiedere alla regione di revocare il direttore generale, o di non disporne la conferma, ove il contratto sia già scaduto“. “E quindi non in tutti i casi – aggiunge Barbalace – ma solo nella manifesta inattuazione del Piano..”
Barbalace, inoltre, spiega che l’ultima riunione non è stata la Conferenza di sindaci, ma la riunione del “Comitato dei Sindaci di Distretto”, composto solo dai Sindaci dei Comuni dell’ambito territoriale, che ha solo il potere “alla verifica del raggiungimento dei risultati di salute definiti dal programma delle attività territoriali e non certamente quello di revocare il Direttore Generale o addirittura il Commissario”.
In conclusione, Barbalace conferma l’intenzione dei 15 sindaci del comprensorio di rimanere “in prima linea, cosa che già si sta facendo e che ci vedrà sempre più agguerriti in difesa della salute come bene prioritario rispetto a tutto il resto e magari anche a chi intorno alla vicenda negli anni ha giocato per fini strumentali”. Ringraziamo per la puntualità e la cortesia il sindaco Barbalace, rimanendo a disposizione per suoi ulteriori interventi e precisazioni su questo sito.