Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
Le opere di misericordia fanno bene anche a chi le fa.
Papa Francesco sempre più incoraggia le opere di misericordia da fare a malati e morenti, sicuri che i destinatari del bene non sono solo i bisognosi. Il bene che si fa, soprattutto quello con sacrificio, ritorna su chi lo fa e li rende felice. Allora, tutti alla palestra delle Opere di misericordia!
Un certo Nicodemo aveva la passione del gioco, forse troppa, fino a subirne una dipendenza. Un giorno, quando c’erano ancora le vecchie lire, prese un milione dalla sua cassa personale e si addentrò in un esercizio di macchinette da gioco. Dopo alcune ore di gioco e qualche illusoria vincita, dovette costatare che ben 500.000 lire le aveva perse. Cominciò a diventare nervoso e a guardarsi intorno, perché sentiva su di sè gli sguardi commiseranti dei presenti.
Fu allora che vide passare, fuori del locale, un amico sacerdote, di quelli veri, che si occupava di poveri e di bisognosi. Era sereno e… a caccia di qualche sostegno per i suoi bisognosi. Nicodemo ebbe un lampo; corse verso l’amico con qualcosa tra le mani, pregandolo di accettare. Erano le altre 500.000 lire: “Spendile per i tuoi poveri, perché, altrimenti, io rischio di buttar via anche queste!”
La sera, nel mettersi a letto, avvertì un senso di leggerezza e un sorriso spuntò sulle sue labbra.
♥ Papa Francesco avverte che il prossimo Giubileo straordinario della misericordia sarà una buona occasione per intensificare la collaborazione tra i pastori e i laici nella missione di accudire con affetto e assistere con tenerezza gli ammalati e i poveri.
Il Pontefice richiama la bolla giubilare “Misericordiae vultus” per ricordare che è necessario avvicinarsi ai bisognosi «perché sentano il calore della nostra presenza, della nostra amicizia e della nostra fraternità».
E ricorda che sulle opere di misericordia corporale e spirituale, infatti, saremo giudicati, sapendo che in ognuno di questi “più piccoli” è presente Cristo stesso».