Attualità Politica

Le motivazioni dello scioglimento del Comune di Tropea

Il documento integrale del 17 aprile sottoscritto dal Presidente della Repubblica

Resi noti i motivi per cui la città è stata affidata alla terna commissariale prefettizia per 18 mesi

Sindaco di Tropea 2019 2024  Giovanni Macrì – foto Libertino

Tra i motivi vengono citati i rapporti di parentela di alcuni amministratori con persone collegate direttamente o indirettamente alle “locali consorterie”.

Inoltre da registrazioni relative all’operazione Olimpo è emerso che alcuni esponenti della locale cosca di ‘ndrangheta avrebbero sostenuto la compagine del sindaco alle elezioni del 2018.

Viene poi citata la foto in cui parenti degli eletti hanno cenato ad una festa assieme alla moglie di un rinviato a giudizio per i delitti di cui all’art. 416 bis.
E anche alcuni dipendenti comunali hanno avuto analoghe frequentazioni.

Il sindaco avrebbe acquistato un’auto di seconda mano da un’anziana signora i cui generi sono esponenti della criminalità organizzata.

Il comune di Tropea ricade poi negli enti comunali che hanno fatto ricorso a ditte poi rivelatesi collegate alla “locale di Mileto” durante l’operazione “Maestrale-Cartago”. Collegate, “anche se non formalmente facenti parte della stessa organizzazione mafiosa”.

Un’altra motivazione è quella relativa ai molteplici affidamenti sotto soglia alla medesima ditta per la gestione ordinaria e straordinaria della rete idrica, per eludere l’obbligo di indizione di una procedura comparativa.
Nell’appalto per la conduzione, gestione e manutenzione del sistema depurativo Argani, il bando del comune prevedeva che la ditta operasse esclusivamrnte con propri mezzi e personale. Ma la ditta, senza autorizzazione del comune (sic!), ha appaltato alcuni lavori a svariate ditte.
Una di queste svariate ditte era destinataria di un’interdittiva mentre un’altra di un deposito di fermo.

Un abuso di procedure di affidamento diretto sotto soglia, insomma, perchè l’amministrazione ha usato questa forma troppe volte con due ditte in particolare (110 con la prima e 68 con la seconda, cioè quasi 2 affidamenti al mese per una e più di una al mese per l’altra).

Per il prefetto sarebbe chiaro come questi affidamenti “appaiano sintomatici di una plausibile permeabilità dell’ente agli interessi di imprese contigue alla criminalità organizzata” .

C’è poi il problema della scelta del medesimo ristorante per banchetti istituzionali. De gustibus [… ] est disputandum, almeno in questo caso. Perchè in quel locale ci sarebbero andati spesso a mangiare degli appartenenti alla cosca locale.

Inoltre, gli impiegati di alcuni uffici comunali non avrebbero operato con solerzia alla repressione di abusivismi edilizi di alcuni soggetti imparentati con assessori.

Non manca l’accenno ad un riconoscimento pubblico conferito ad un dipendente comunale destinatario di una richiesta di rinvio a giudizio per truffa ai danni del comune.

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DPRTROPEA_240517_203631_240517_225558
OMISSISTROPEA_240517_230415

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Redazione
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