Oltre cento atti parlamentari compendiano il dossier dei Cinque stelle, che affronta anche il pericolo nascite in Calabria e l’abbandono di disabili, emodanneggiati e dializzati. Per Parentela, «soltanto con il rispetto delle regole si potranno riorganizzare i servizi sanitari di una regione che è ultima in Europa, nella quale mancano le garanzie di sicurezza e il diritto alla salute è saltato da troppo tempo». Secondo Morra, «con questo dossier il Movimento 5 stelle vuole aprire in profondità il dibattito sulla sanità calabrese, dimenticata e nell’ombra, restituendo alla politica il suo ruolo di confronto e decisione».
Il Comitato popolare per il NO di Tropea, preso atto dell’ottimo risultato raggiunto nelle urne cittadine nella giornata del 4 dicembre, intende ringraziare quanti hanno sostenuto la campagna per il NO alle modifiche della Carta Costituzionale.
Nel totale dei voti scrutinati nelle sette sezioni elettorali sono risultate infatti 1.931 preferenze per il NO, mentre per il SI le preferenze sono state soltanto 802, con un’affluenza del 53,4 %.
Il 70,7 % dei cittadini tropeani ha detto NO alla riforma Renzi-Boschi.