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Salvatore Libertino
Fotoreporter, editore e proprietario della testata Tropeaedintorni.it, è giornalista pubblicista iscritto all'albo professionale dell'Ordine dei giornalisti della Calabria nell'elenco pubblicisti.
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Il seme, il terreno, la missione
L’efficacia della Parola è garantita da Dio. Ma a noi è richiesto di essere terreno buono che accoglie con docilità il seme. – La parola di Dio dove tocca feconda; ce lo assicura il Signore per bocca del profeta Isaia. Il cristiano lo sa, e crede. La Parola è sempre efficace, ma è misteriosa nel suo agire; segue vie che non sono le nostre. – La Parola, l’annunzio del Regno, non deve mancare a nessuno. Perciò il seminatore – Dio e la sua Chiesa – semina dovunque e a piene mani, con fiducia. – E a nostra volta, noi stessi siamo chiamati a diventare missione verso gli altri: seminiamo il seme della Parola e la irroriamo con l’acqua dei sacramenti e della preghiera. E’ il Signore che farà crescere: perciò bisogna pregarlo perché faccia crescere tutto secondo la sua volontà.
Il Tar si pronuncerà sul porto
Si attende per oggi il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Catanzaro in merito al ricorso presentato dalla società “Porto di Tropea Spa” per il mancato rinnovo della concessione demaniale che vede come resistenti il Comune di Tropea e la Regione Calabria. «In merito alla questione porto di Tropea – ha dichiarato il sindaco Adolfo Repice -, sono fiducioso e il Tar non si farà influenzare certamente dagli atti che vengono divulgati ad arte. L’azione degli amministratori continua nella massima trasparenza e legalità e anzi, per quanto attiene alla polemica sui liquami e sul depuratore, rimandiamo al mittente tutte le accuse che vengono mosse, perché non è certamente colpa di questa Amministrazione se due depuratori raccolgono le fogne dei paesi viciniori sono stati collocati nei posti più sbagliati, addirittura uno sul letto di un torrente».
I poveri ci arricchiscono
Un povero che dona – Dobri Dobrev ha donato ogni centesimo di quel che possedeva e ha elemosinato nel corso degli anni (oltre 40 mila euro) a favore della ristrutturazione dei monasteri e delle chiese bulgare e del pagamento delle bollette degli orfanotrofi.