La minoranza chiede l’immediato annullamento della delibera con cui la Giunta comunale ha provveduto a reperire personale a tempo determinato per il porto di Tropea attraverso un contratto con un’agenzia di servizi. Per la minoranza sarebbero presenti violazioni di norme di legge e di regolamento. Secondo la tesi sostenuta da “Passione Tropea”, infatti, non sarebbe applicabile la legge che regolamenta il cottimo fiduciario, quella cioè attraverso la quale i responsabili del procedimento possono affidare un appalto che non supera i 40mila euro in via diretta, quindi consultando soltanto un operatore economico. Repice richiama l’articolo 125, comma 10, del decreto legge 163 del 2006, nel quale viene specificato che per forniture e servizi non rientranti in categorie già stabilite da ogni stazione appaltante non si può ricorrere al cottimo fiduciario, e ricorda che non esistono precedenti provvedimenti dell’amministrazione mirati a stabilire la gestione del porto tra le categorie di servizi che possono essere oggetto di tale sistema. I provvedimenti degli amministratori in questione, inoltre, richiamano l’estrema urgenza di provvedere al reperimento di personale per il porto, vista la scadenza del contratto con l’agenzia Obiettivo Lavoro. Ma per l’opposizione tale urgenza non rientra nell’ipotesi normativa del richiamato articolo 125, poiché gli amministratori sapevano fin dal loro insediamento che il personale impiegato nella gestione del Porto era selezionato tramite l’agenzia Obiettivo Lavoro e che la scadenza del contratto era fissata 7 ottobre, perchè erano stati proprio loro a rinnovare il contratto. Quindi non ricorrerebbe l’urgenza, in quanto non vi sarebbero stati eventi imprevedibili. Secondo Repice, poi, ci sarebbe un altro vizio nei provvedimenti adottati, in quanto l’art. 7 del regolamento comunale delle spese in economia consente l’affidamento entro il limite di 20mila euro. Riassumendo, Repice è convinto che i servizi in questione non rientrano tra quelli che il Comune può affidare in economia attraverso il sistema del cottimo fiduciario (fino a 40mila euro), che non ci siano i requisiti dell’urgenza, e inoltre che sia stato quasi bissato il limite di 20mila euro previsto dal regolamento comunale. In base a queste considerazioni, il capogruppo di minoranza chiede l’annullamento in auto-tutela della delibera di Giunta comunale n. 24 del 3 ottobre e della determinazione n. 128 del 7 ottobre.
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