Il segretario dei Socialisti
Definita «catastrofica» l’esperienza Euticchio
Sullo stato di crisi che da oltre un mese si protrae a Palazzo Sant’Anna interviene anche Giorgio Centro, segretario provinciale de “I Socialisti”. La notizia viene data attraverso le pagine di giornali online Tropeaedintorni.it e da Tropeanews.com, ed è stata poi ripresa da altri siti di informazione locale. Secondo Centro sarebbero solo «provocazioni» le ultime uscite di Cortese, «che intende usare le nomine, fatte dal sindaco nella S.P.A. Porto, come “capro espiatorio” per nascondere le proprie responsabilità e dare false giustificazioni ad un comportamento assolutamente irresponsabile e rendere più acuta la crisi della giunta comunale». Tale comportamento è definito irresponsabile perchè avviene «in prossimità dell’imminente stagione estiva». Rivolgendosi direttamente all’«amico Cortese» sul requisito da lui chiesto per le nomine dei consiglieri per la Spa Porto di Tropea, ovvero la disoccupazione, Centro chiede come mai egli abbia fatto una affermazione tanto «singolare, considerato il fatto che a farla è una persona che vive da sempre in una realtà lavorativa, quale l’ente ASP, nella quale le nomine ad alti ruoli avvengono quasi esclusivamente in base alla tessera di partito o all’appartenenza a gruppi di potere precostituiti». Sempre su questo tema Centro ricorda che fu lo stesso Cortese a «sollecitare, sin dall’insediamento dell’attuale amministrazione comunale, l’immediata sostituzione dei soggetti rappresentanti del comune presso la società Porto di Tropea SPA, lasciando al sindaco piena libertà per le nomine». Quindi, considerate le ultime affermazioni di quest’ultimo, Centro lancia l’affondo dicendo: «Forse, vista l’appartenenza politica, hanno chiesto anche a lui di mostrare i muscoli!».
Tornando al problema della crisi, il segretario de “I Socialisti” descrive come «catastrofica l’attuale realtà del comune di Tropea» e rivolgendosi agli amministratori li ammonisce, perché a suo dire c’è la volontà di «mantenere in vita un malato terminale», per il quale non ci sono più «forme di cura sperimentali ed innovative», invece di «rimboccarsi le maniche per lavorare su questioni più serie, si parla ancora di azzeramenti di giunta e quant’altro, forse per poter posizionare qualche “giullarino” di corte che va in giro a spettegolare con tutte le opposizioni e non perde occasione per mettersi in evidenza pretendendo, oggi, chissà quale altro incarico». Anche il sindaco viene preso di mira in modo diretto, colpevole anche lui di «sottostare agli umori giornalieri dei vari assessori e consiglieri che, invece di produrre qualcosa di positivo per la città, escogitano sempre nuove strategie per tornaconto personale».