La cinta muraria di età greca della polis di Hipponionvia in via P. Orsi a Vibo
“È improprio il metodo seguito dalla Soprintendenza”
«È improvvido l’immediato via libera ad asfaltare la strada delle mura greche di Vibo Valentia, deciso in solitaria e comunicato a mezzo stampa dalla competente Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio, peraltro in oscura forma burocratica». Lo afferma in una nota la deputata M5s Dalila Nesci, che ricorda: «I lavori pubblici che interessano la via Paolo Orsi a Vibo Valentia hanno consentito di portare alla luce nuovi tratti della cinta muraria di età greca della polis di Hipponion, per cui la prosecuzione delle opere non è più affare soltanto del Comune o della Soprintendenza, che col comportamento più recente rischia di far saltare quel fondamentale processo di condivisione istituzionale e civica attivato dal prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona». «La riferita Soprintendenza – incalza la parlamentare – dimostra di ignorare d’ufficio che sulla questione c’è un dialogo istituzionale aperto, che va dalla vicepresidenza della Regione a rappresentanze parlamentari, con l’inclusione di soggetti della società civile attivi in favore della salvaguardia del patrimonio archeologico in argomento». «È dunque improprio – attacca la parlamentare 5 stelle – il metodo seguito dalla Soprintendenza, che ha riconosciuto in un secondo tempo l’importanza e il valore complessivo dei beni emersi e di quelli già noti, poi muovendosi con fretta inaudita sul primo da farsi. Mi auguro che il sottosegretario Dorina Bianchi, che ancora non ha risposto alla mia datata richiesta di un sopralluogo con il vicepresidente della Regione Calabria, Antonio Viscomi, insieme al comitato locale di tutela, intervenga responsabilmente e blocchi subito l’impulsiva decisione di asfaltare la strada con mere prescrizioni e senza un progetto effettivo all’orizzonte».