Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
L’Apostola degli Apostoli.
Ieri la Chiesa ha celebrato la prima festa liturgica di Santa Maria Maddalena, finora ferma al grado di memoria obbligatoria. È stato lo stesso Papa Francesco a stabilirlo nel contesto del giubileo della Misericordia.
Negli ultimi tempi, romanzi più che rosa e film ai limiti della decenza religiosa hanno voluto esplorare l’amore di questa donna per il Maestro Gesù. Questi ha ricambiato la tenerezza di lei rendendola “Apostola degli Apostoli”, con una missione specifica: «Va’ dai miei fratelli e di’ loro…». Maria di Magdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto».
♦ Venerdì 22 luglio la Chiesa ha celebrato la nuova festa liturgica
di santa Maria Maddalena (a Tropea è venerata nella chiesa del Carmine).
È stato Papa Francesco nel contesto del giubileo a stabilirlo, con decisione resa nota il 10 scorso. Il Pontefice intende spingere a «riflettere in modo più profondo sulla dignità della donna, la nuova evangelizzazione e la grandezza del mistero della misericordia divina», come si legge nel decreto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, pubblicato il 3 giugno scorso, solennità del Sacro Cuore di Gesù.
♦ Elevando la memoria liturgia al grado di festa nel Calendario romano, data la peculiarità della santa, la celebrazione è stata arricchita di un prefazio proprio, intitolato De apostolorum apostola, “apostola degli apostoli”, che presenta Maria Maddalena come “testimone della divina misericordia”.
♦ Anche il nuovo testo del prefazio presenta la Maddalena che amò appassionatamente Cristo finché era in vita, lo vide morire sulla croce, lo cercò quando giaceva nel sepolcro e fu la prima ad adorarlo risuscitato dai morti. Il testo mette poi in rilievo che la santa, onorata con la missione di essere apostola degli apostoli, annuncia la buona novella di Cristo vivente agli apostoli, che a loro volta avrebbero diffusa questa notizia fino ai confini della terra.
♥ È l’amore ciò che caratterizza la vita di Maria Maddalenae la spinge a cercare il suo Signore, recandosi al sepolcro di mattino, quando era ancora buio» (Giovanni, 20, 1).
È l’amore che deve caratterizzare la nostra vita di cristiani, di veri amici di Gesù. Un amore che ci porta a cercare il Signore. È questo l’unico programma valido per la Chiesa, come ricordava Giovanni Paolo II: «Non si tratta, allora, di inventare un “nuovo programma”. Il programma c’è già: è quello di sempre, raccolto dal Vangelo e dalla viva Tradizione.
♥ Cercare Cristo per amarlo, come fece Maria Maddalena. A questo ci aiutano le parole di Papa Francesco quando ci confida: «Che dolce è stare davanti a un crocifisso, o in ginocchio davanti al Santissimo, e semplicemente essere davanti ai suoi occhi! Quanto bene ci fa lasciare che egli torni a toccare la nostra esistenza e ci lanci a comunicare la sua nuova vita! Dunque, ciò che succede è che, in definitiva, “quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo” (1 Giovanni, 1, 3)». Cercare Cristo per amarlo e darlo agli altri. È il programma per la Chiesa e per ciascuno dei suoi figli.
Con l’istituzione di questa festa Papa Francesco ci invita a riflettere in modo più profondo
- sulla dignità della donna restituita pienamente da San Giovanni Paolo II
- la nuova evangelizzazione nella Chiesa che la vede protagonista
- e la grandezza del mistero della misericordia divina che ci vuole e ci fa strumenti della sua Misericordia.