Una storia rocambolesca per il curioso mezzo
Il calessino tornerà a disposizione del Comune
Giù le mani dalla lapa! È il messaggio lanciato dal consigliere provinciale del Pdl Nino Macrì, che dalle pagine del suo blog racconta una rocambolesca storia, conclusasi con un lieto fine, sulle sorti del grazioso mezzo in dotazione al Comune. La storia, ovviamente, nel riprendere in modo ironico un manifesto di qualche giorno fa, sembra quasi fare il verso al gruppo di minoranza, che titolava il suo documento murale “Giù le mani dal porto”.
Se per il porto, però, si dovrà attendere una sentenza, sul calessino sembra che gli amministratori abbiano le idee più chiare. Intanto il consigliere provinciale ci scherza su.
L’ape in questione è stata consegnata in pompa magna nel mese di aprile all’allora sindaco di Tropea Adolfo Repice direttamente dal vice presidente della Piaggio Franco Fenoglio. Secondo quanto riportato da Macrì già allora, con la fotocopia del documento originale alla mano, l’ape non era nuova, ma immatricolata nel 2009. Sempre in quell’occasione, Macrì ipotizzò che il mezzo fosse lo stesso concesso a Repice nel 2009 a fini promozionali, ma ammetteva che “a caval donato non si guarda in bocca”. Il calessino, bianco col tettuccio rosso decappottabile reca lo stemma cittadino sulle fiancate e la scritta “Città di Tropea” sul parabrezza. Alla cerimonia di consegna, di fronte alle telecamere Rai, erano presenti il responsabile commerciale della divisione veicoli commerciali Emea e sud America Vincenzo Scardigno,il responsabile dell’assistenza tecnica di Reggio Calabria Andrea Locatelli, il responsabile mercati italiani Mirko Incerti e il responsabile commerciale di Calabria e Sicilia Giuseppe Fichera.
Nelle intenzioni di Repice, il mezzo doveva rimanere al servizio della città e a disposizione delle coppie di sposi che ne avrebbero fatto richiesta.
Ma stando alle affermazioni di Macrì, l’ape, che si trovava presso la rimessa del Corpo di Polizia municipale, sarebbe stato trasportato presso un concessionario Piaggio all’indomani del cambio di amministrazione. Appurato il fatto, mercoledì scorso, gli amministratori hanno contattato il concessionario per farsi restituire il mezzo.
“Finalmente – commenta Macrì – una vicenda che si conclude con un lieto fine: la lapa torna a tropeani”.