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L’anno giubilare mottoliano in memoria della sua morte

Mons. Renzo: “Don Mottola, uomo “innamorato della sua Tropea e della sua Madonna di Romania”

Il sindaco Macrì: “Nonostante le sue sofferenze, continua a brillare e non solo per la bellezza naturale e storica. Ad illuminarla è, comunque, la grandezza del suo popolo e l’eccellenza di alcuni suoi figli straordinari come il Venerabile Don Francesco Mottola la cui missione, incarnata nella Casa Della Carità”

Al termine della celebrazione, il Sindaco della città Avv. Macrì ha rivolto un suo breve saluto – foto Stroe

Si è aperto il primo gennaio 2019, nel corso di una solenne celebrazione eucaristica nella Chiesa Concattedrale di Tropea, l’anno giubilare mottoliano per fare memoria dei 50 dalla morte del Venerabile sacerdote tropeano don Francesco Mottola, morto il 29 giugno 1969.
E’ stato il Vescovo della Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea Mons. Luigi Renzo a presiedere l’eucarestia, in occasione della giornata mondiale della pace, nella solennità di Maria SS.ma Madre di Dio e indire lo speciale anno giubilare.
Molti i fedeli che hanno riempito il Duomo di Tropea per questo evento straordinario; tra di essi le autorità civili e militari della città, con in testa il Sindaco Avv. Giovanni Macrì accompagnato dal vicesindaco Scalfari e da alcuni assessori e consiglieri comunali, tra i quali anche il consigliere di minoranza Giuseppe Maria Romano.
Presente anche una rappresentanza della famiglia Oblata, fondata dal Venerabile servo di Dio.
All’inizio della celebrazione, è stata data lettura del decreto con il quale la Penitenzeria apostolica, accogliendo la richiesta del Vescovo Renzo, ha concesso per tutto l’anno 2019 la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria, partecipando alle celebrazioni previste nel programma e visitando la Chiesa Concattedrale dove riposano le spoglie mortali dell’apostolo tropeano della carità, per il quale si aspetta da Roma la notizia del riconoscimento del presunto miracolo attribuito alla sua intercessione e che aprirà la strada alla sua Beatificazione.
Nel corso dell’omelia, il Vescovo Renzo ha espresso l’auspicio “che tutto questo possa rappresentare per Tropea, per la Chiesa diocesana e per tutta la Calabria quel sussulto di spiritualità e di rinnovamento interiore, capace di redimerci dalla situazione difficile di disagio e di sofferenza che spesso siamo costretti a sopportare”.
Mons. Renzo ha invitato tutti a guardare l’esempio di don Mottola, uomo “innamorato e appassionato della sua Tropea, del suo mare, dei suoi poveri e della sua Madonna di Romania”, come spinta in più a fare altrettanto. Dopo aver commentato alcuni brani del messaggio del Papa per la giornata mondiale della pace, il Vescovo ha augurato che “l’anno giubilare possa essere una vera risorsa di grazia per il rilancio di un impegno cristiano rinnovato per trasformarci tutti in artigiani della pace per Tropea e per tutta la famiglia umana”.
Al termine della celebrazione, il Sindaco della città Avv. Macrì ha rivolto un suo breve saluto al Vescovo sottolineando “i suoi profondi sentimenti di stima e di gratitudine verso la Chiesa tropeana, che svolge una missione generosa a favore della Comunità, e verso il Vescovo, una guida amorevole e attenta”.
Tropea, ha sottolineato il primo cittadino, “nonostante le sue sofferenze, continua a brillare e non solo per la bellezza naturale e storica. Ad illuminarla è, comunque, la grandezza del suo popolo e l’eccellenza di alcuni suoi figli straordinari come il Venerabile Don Francesco Mottola la cui missione, incarnata nella Casa Della Carità, con accanto Irma Scrugli e tutti gli Oblati e le Oblate del Sacro Cuore, rimane attualissima ancor oggi, un’oasi di vitalitá dirompente a cui tendere per affrancarsi dalle miserie della fragilità umana e del nostro tempo”.
Ha inoltre dichiarato l’impegno del Governo da lui guidato a sostenere e valorizzare l’anno mottoliano. E ha ribadito la necessità di “recuperare il rispetto dell’altro, la concordia nelle relazioni, l’armonia sociale, lo spirito di servizio”. Ecco perché, ha concluso “faremo di tutto perché l’Anno dedicato a Don Francesco Mottola sia l’ordito su cui costruire un tessuto umano più coeso, impegnato e desideroso di operare per il Bene”.
Prima della conclusione, tutti i fedeli presenti hanno recitato la preghiera per la beatificazione di Don Mottola. Il Vescovo e i sacerdoti concelebranti hanno infine sostato in preghiera dinanzi alla sua tomba, ai piedi del grande Crocifisso ligneo, seguiti poi da tutti i presenti, che hanno voluto con questo gesto dire anche il grazie della Città a questo illustre cittadino che ha saputo amare e servire la sua comunità e la cui testimonianza di amore è ancora viva e pulsante.

Fratello maggiore dei Sacerdoti Oblati del Sacro Cuore
Don Francesco Sicari

Di seguito il video in HD della cerimonia

 

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Redazione
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