Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
L’anello dell’insegnante.
Da sempre i ragazzi e i giovani sono sollecitati a confrontarsi con se stessi. Oggi si parla molto di autostima, che è l’idea che ognuno deve avere di sé, ma che spesso è in conflitto con quello gli altri pensano di lui o di lei. Speciali corsi aiutano a tirar fuori il meglio di sé facendo superare i drammi infantili che possono bloccare la crescita psicologica e spirituale. Una persona debole può avere una bassa autostima e ritenersi sempre mediocre anche quando non lo è. Viceversa una persona “appariscente” può pensare che nulla gli è precluso perché in quel momento ha un notevole successo. L’autostima non sia un concetto statico, ma dinamico e sarebbe auspicabile essa rimanesse sempre ai massimi livelli. – L’amore di chi ci conosce (genitori, amici, ecc…) ci sostiene e dà fiducia per affrontare meglio la vita. La consapevolezza del sentirsi amati da Dio ci spinge a condividere con gli altri il bene e i suoi ideali.
♦Una volta un ragazzo andò dal suo insegnante e disse: “Molti mi dicono che sono senza iniziativa, pigro, e che non servo a niente! Cosa posso fare? ”
♦ L’insegnante rispose: “Mi dispiace, giovanotto, ma ora non posso occuparmi di questo. Devo risolvere un problema molto serio. Forse anche tu puoi aiutarmi. Ho un debito che debbo pagare oggi. Io possiedo questo anello. Potresti andare al mercato per vedere se riesci a venderlo? Non meno di cinquanta euro. Se trovi un acquirente, torna qui prima di concludere l’affare”.
♦ Il ragazzo andò al mercato e iniziò a offrire l’anello alla gente. Disse: “Vendo questo anello per cinquanta euro. Signori, chi lo vuole comprare?”
Ore dopo, ritornò e disse all’insegnante: “Uno ha offerto venti euro, un altro trenta, ma per cinquanta non ho trovato nessun acquirente”.
♦ L’insegnante gli disse: “Ora vai da quel gioielliere nella strada e vedi se compra l’anello e quanto offre. Ma torna qui prima di concludere l’affare”.
♦ Il ragazzo andò dal gioielliere. Questi esaminò l’anello e disse: “Dì all’insegnante che al momento non posso dare più di 1.000,00 euro per l’anello. Il suo valore è di 2.000,00. Se l’insegnante può aspettare un paio di giorni, io posso offrire di più”.
♥ Il ragazzo tornò piuttosto mortificato. L’insegnante gli disse: “Mio caro! Tu sei come questo anello. È un gioiello unico e prezioso. Ma può essere valutato solo da chi lo conosce. Una persona qualunque non può scoprire il suo vero valore!”
♥ Quelli che ci conoscono sono i nostri genitori, parenti, amici, insegnanti e, soprattutto, Dio.
Dio ci apprezza così tanto, che ha creato per noi questo mondo così ricco e bello. E con il battesimo il nostro valore diventa infinito.
♥ “Beata te che hai creduto”, disse Elisabetta a Maria Santissima.
Chiediamo alla nostra Mamma celeste che ci aiuti a capire il nostro valore e anche a valutare quello del nostro prossimo..
Fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).