Organizzato dalla ProLoco di Capo Vaticano presieduta da Francesco Varrà
Romanzo della giornalista di Capo Vaticano Maria Antonietta Artesi
L’amore per la terra. L’amore per la madre. Il dolore per la sua morte che sfocia in una analisi lucida e commovente su come sia cambiato il modo di affrontare l’elaborazione del lutto e, in generale, i problemi che questi nostri tempi segnati dall’esaltazione del bello hanno creato nella gestione delle persone anziane.
È attraverso questo percorso che si snoda Marvarosa, il secondo romanzo della giornalista di Capo Vaticano Maria Antonietta Artesi, presentato al Palazzetto dello sport di Ricadi. Un libro che, nella seconda parte, è un vero e proprio spaccato di antropologia calabrese, che racconta dell’indole della gente del Sud, dell’anima specifica di una comunità che vive tutte le sue contraddizioni.
L’opera ha ricevuto unanimi, entusiastici apprezzamenti dai relatori, che ne hanno auspicato una divulgazione a livello nazionale.
In una location suggestiva, davanti a un pubblico attento e numeroso (oltre 200 persone), il giornalista Rai Tonino Raffaha condotto con la consueta spigliatezza la serata. Applausi convinti e anche qualche sorriso ha ricevuto l’antropologo professor Luigi Lombardi Satriani, che ha sottolineato come il libro Marvarosa (era il geranio amato dallo scrittore Giuseppe Berto) affronti con tono lieve ma accattivante il tema delle tradizioni calabresi e di quanto sia importante tramandarle ai giovani oggi così attratti da falsi miti fatui e pericolosi per la loro vita.
Apprezzati anche gli interventi dello storico Pasquale Russo, del consigliere regionale Michele Mirabello e del giovane editore del libro Giuseppe Meligrana, che ha sottolineato l’importanza della lettura dei libri in via digitale. Meligrana ha anche annunciato che Maria Antonietta Artesi parteciperà, come ospite, con Marvarosa al premio letterario del 5 settembre a Tropea, in quanto.