Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
L’amore non ci lascia indietro.
Nella bella Preghiera semplice di San Francesco c’è questa accorata invocazione: “Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto di essere compreso, quanto a comprendere; che io non cerchi tanto di essere amato, quanto di amare. Poiché: è che dando si riceve; perdonando, si è perdonati; morendo che si risuscita alla Vita Eterna”.
– Compiere le opere dell’amore (le opere di misericordia!) può arrecare un disturbo alla propria quiete o al proprio programma di vita e di giornata. Ma è proprio accettando questo disturbo che si realizza l’amore e l’amore non ci lascia indietro, neppure nella morte, perché l’Amore che è la Vita (cioè Cristo) ci farà risorgere. La storia di oggi sembra paradossale, ma è alquanto indicativa.
Due uomini camminavano nel freddo
♦ Una volta, due uomini piuttosto anziani camminavano per una regione deserta. All’improvviso venne un grande freddo ed essi, vestiti con abiti leggeri, si difendevano come meglio potevano dalle raffiche del vento gelido.
♦ Ed ecco che si imbatterono in un ragazzino disteso sulla strada mezzo assiderato perché sorpreso dal quel grande freddo. Il bambino tremava tutto per il freddo.
♦Uno degli uomini si fermò per aiutarlo. L’altro gli disse irritato: “La nostra situazione richiede fretta. Lascialo perdere il ragazzo!”
♥ Tuttavia, il compagno non ebbe il coraggio di abbandonare il bambino. Lo prese in braccio e continuò il cammino.
L’altro, che non aveva alcun peso, affrettò i suoi passi e scomparve nelle curve della strada.
♥ Sopraggiunse la notte, mentre il cammino continuava. L’uomo con il bambino trovò il suo amico assiderato e morto sul ciglio della strada. Non aveva resistito alla rigida temperatura. Mentre egli stava bene, ed anche il ragazzo, perché si erano riscaldati a vicenda: l’uno aveva riscaldato l’altro.
♥ Chi abbraccia il prossimo per aiutarlo, è abbracciato da Dio, che lo protegge dalle tempeste della vita.
Nel cammino della nostra vita, chi ama il prossimo soffre un po’ di più, ma alla fine ottiene la vittoria.
(fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).