Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
L’amore di Allah e la speranza in Dio.
Una bella storia proveniente dal mondo islamico. Mantenere una religione pura e libera da ogni inquinamento è il migliore ossequio che si possa fare al proprio Dio. Nel nostro mondo pluralista, dove delle religioni non si conta più il numero, è di fondamentale importanza il rispetto per la fede e i sentimenti dell’altro. Una religione, vissuta con spirito sincero, aiuta le persone ad incontrarsi; una religione, vissuta con spirito fondamentalista, contrappone le persone, che non esiteranno a farsi guerra in nome di Dio.
♦ Nei pressi di una moschea un giovane mendicante cantava con voce mirabile un inno ad Allah.
Passò uno sceicco e si fermò ad ascoltare quel canto dolcissimo.
Terminata la canzone, il giovane tese la mano verso il ricco signore che era rimasto impassibile di fronte a lui e lo implorò:
♦ – Per amore di Allah, ti prego, fammi la carità!
Lo sceicco, cui era morta la moglie da pochi giorni, non si dava pace per il dolore della perdita. Avendo abbandonato la fede, rispose al mendicante:
– Non per amore di Allah, ma per amore del tuo bel canto ti faccio l’elemosina!
Così dicendo, gli fece scivolare in grembo alcune monete d’oro.
♦ Ma il mendicante, udendo quelle parole, gli disse:
– Come puoi, fratello, apprezzare questo canto in lode di Allah, se non ami il Signore? Come puoi capire questo inno, se non credi in Lui? La mia voce non è forse la Sua voce?
E scostando da sé la coperta sulla quale era caduto il denaro, gli intimò:
– Riprenditi i tuoi soldi!
Lo sceicco si chinò per raccoglierli e vide che il giovane era completamente senza gambe.
Disse ancora il giovane:
♥ – Come avrei potuto vivere senza di Lui? Senza la speranza in Lui?
♦ Il ricco signore si allontanò col cuore in tumulto senza aprir bocca, ma, fatti pochi passi, si accorse che stava cantando anche lui l’inno di lode ad Allah.
(fonte: Da il secondo libro degli esempi, Gribaudi editore).