Il 3 aprile l’ADET, presso il presidio ospedaliero
In collaborazione con il personale medico e paramedico sono stati effettuati test prelievi e controllo della pressione arteriosa
Giovedì 3 aprile l’associazione ADET, dializzati e trapiantati, ha organizzato presso il presidio ospedaliero di Tropea una giornata per la campagna di prevenzione delle malattie renali.
Già dal mese di marzo, con la ricorrenza annuale della giornata mondiale del rene, l’associazione si è fatta promotrice di diverse iniziative volte a sensibilizzare quanto più possibile la popolazione, in quanto le malattie renali sono spesso silenti e quando si manifestano, a volte, il livello della malattia è serio o addirittura in fase terminale.
A Tropea in collaborazione con il personale medico e paramedico sono stati effettuati test prelievi e controllo della pressione arteriosa: “Siamo felici della risposta e del coinvolgimento della popolazione – ha detto la presidente dell’associazione Rossella Iannello – e ringraziamo la preziosa collaborazione del personale tutto del reparto Dialisi e nefrologia. Insieme ad una parte dei soci dell’associazione Raffaele Garrì, Domenico Pagnotta, Elisabetta Rombolà ,Franco Nesci, Saverio Maccarone e Maria Concetta Mazzeo, al segretario Pietro Farfaglia, per la parte organizzativa, al medico nefrologo, il Domenico Maccarone, al caposala Salvatore Chiapparo, e a tutto il personale infermieristico del reparto, hanno effettuato un ottimo servizio all’utenza con test e prelievi e lanciato un messaggio di attenzione, poiché le malattie renali si possono presentare a qualsiasi età”.
Si parla ancora troppo poco di prevenzione, pratica invece importantissima: “Continueremo con tenacia la nostra campagna negli altri centri ospedalieri della Provincia – ha concluso la Presidente – la prossima giornata infatti sarà svolta all’ospedale di Nicotera, poi a Soriano e infine Serra San Bruno. Crediamo nella Prevenzione infatti siamo felici di diffondere il messaggio, ponendo una la lente d’ingrandimento affinchè non vengano abbassati i riflettori su campagne così importanti, che possono educare e migliorare il cittadino alla prevenzione e anche influire sui costi sanitari poiché prevenire è sempre meglio che curare”.