L’idea che conta solo chi vince è fuorviante
Le sconfitte sono sempre accompagnate da delusione
La cosa che, nella vita politico-amministrativa di Parghelia, impressiona di più, non è tanto la sconfitta di larga misura subita nel novembre scorso dal PD -prevedibile e prevista, d’altro canto, sin dalla presentazione delle liste elettorali-, quanto l’attuale assordante silenzio dell’opposizione.
É comprensibile e inevitabile che le sconfitte siano sempre accompagnate da delusione e smarrimento in chi le subisce. Ma l’idea che conta solo chi vince è fuorviante, pericolosa e inaccettabile, quanto l’opinione che l’opposizione sia inutile e che solo la maggioranza debba governare.
Al contrario, la funzione dell’opposizione, in un Consiglio comunale o in altre assemblee democraticamente elette, è essenziale e molto importante per il fatto che la sua sconfitta numerica non si traduce mai in una sconfitta del suo ruolo politico, essendo la sua voce e la sua presenza una garanzia democratica.
Chi ha perso le elezioni è assente solo dalla giunta che governa il Comune, ma è presente nel Consiglio comunale, che resta sempre il luogo nel quale -nonostante le modifiche normative apportate in tema di competenze amministrative- si discute e si decide dei problemi dei cittadini e del paese e dei rimedi e dei provvedimenti da adottare per la loro soluzione.
É opportuno anche aggiungere che una giunta comunale e una maggioranza, che mettono in pratica anche buone politiche e hanno un largo consenso, non hanno meno bisogno d’essere incalzate dall’opposizione-minoranza rispetto a una giunta e a una maggioranza che fanno politiche pessime.L’etica della competizione elettorale impone, d’altronde, all’opposizione di partecipare alla costruzione della politica amministrativa che riguarda la cittadinanza nel suo complesso, perchè è evidente che anche chi non ha conquistato la vittoria elettorale ha il dovere di concorrere, di fare la sua parte nell’attività amministrativa.
Pertanto, la presenza dell’opposizione nella vita politica della comunità deve essere attiva, attraverso la voce, la contestazione anche, e la capacità di condizionare ogni provvedimento e ogni decisione della maggioranza.
In effetti, il più grosso problema dell’opposizione -in tutte le realtà politiche piccole o grandi che siano- consiste nel mantenersi a galla, viva e vegeta, e nel comunicare al proprio elettorato la sua esistenza e la sua efficacia dal momento della sconfitta elettorale fino alle successive elezioni.Il suo compito è quello di offrire -mantenendo aperti e funzionanti i canali di comunicazione con il proprio elettorato e cercando, nel contempo, di costruire canali che possano raggiungere anche parte dell’elettorato di maggioranza- un’alternanza politica, credibile, convincente e praticabile.Rinunciare a tali compiti, che sono senza dubbio difficili e gravosi, equivarrebbe a gettare la spugna, scavarsi una fossa sotto i piedi. É questo il risultato che si propone di ottenere il PD a Parghelia ? Il silenzio e l’assenza del PD pargheliese -specie dopo una sconfitta elettorale così rilevante- nella vita politica della comunità cittadina porteranno a questo, se le cose non cambieranno in fretta.
Pertanto, sono dell’avviso che il PD locale debba continuare, più di prima, l’impegno politico ed uscire dall’abulia e dall’afasia in cui è stato ricacciato dalla sconfitta alle elezioni dell’anno passato, e lavorare, collaborando, quando è il caso, con la maggioranza nell’affrontare le difficoltà e i problemi, che certo non mancano nella vita amministrativa di un Comune, piccolo ma complicato, come Parghelia.
Collaborare con la maggioranza e impegnarsi a fondo per il raggiungimento di obiettivi e per la realizzazione di programmi, che non sono e non devono essere di un partito o di qualsivoglia gruppo politico, ma devono riguardare tutti i cittadini di Parghelia nella loro totalità e che, proprio per tale ragione, non consentono egoismi di sorta. É auspicabile che tutto il mio ragionamento -abbozzato e non esaustivo- non sia considerato una predica, tanto meno una… lezione, ma sia visto come un contributo -sia pur banale- di un privato cittadino, innamorato del suo paese d’origine e con il desiderio e l’ambizione di partecipare, in qualche modo, alla politica locale; oppure, come un modesto esercizio definitorio, per capire -tutti insieme- di cosa si parla, quando si parla di politica, di opposizione, di minoranza e di maggioranza in un contesto politico-sociale interessante, come quello di un paese di poco più di mille abitanti.