Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
La tradizione del sacerdote novello sul cavallo bianco.
– Belle le tradizioni che riportano il passato ricco di significati storici. – Se poi il protagonista della tradizione è già un amabile personaggio del territorio, allora diventa festa.
– Don Giuseppe Provenzano è stato ordinato sacerdote nella cattedrale di Caltanisetta. Ha fatto il suo ingresso nel suo paese, Santa Caterina, in provincia di Caltanisetta, su un cavallo bianco, come da antica tradizione: dopo l’ordinazione l’ingresso in paese, a cavallo.
– Tra i nuovi preti della diocesi di Caltanissetta ci sarà quindi Don Giuseppe Provenzano, il 45enne ex calciatore del Catania e insegnante di Educazione fisica. Uno che non era molto “devoto”, fino a quel Rosario pregato a Medjugorje…
– Gli ingredienti di fare una bella festa c’erano tutti. E festa piena è stata, come avviene nei piccoli centri: «Oh quanta gioia ho visto negli occhi dei miei concittadini quando ho fatto l’ingresso su cavallo bianco in paese per celebrare la prima Messa».
Tra cronaca e memoria: la gioia di una vocazione sacerdotale.
♦ Santa Caterina (Caltanissetta) – Un sacerdote novello ha fatto il suo ingresso in paese, in sella a un cavallo bianco, secondo l’antica tradizione, seguito dall’arciprete su un calessino.
♦ Don Giuseppe Provenzano è stato ordinato sacerdote il 29 giugno nella cattedrale di Caltanissetta; ha 45 anni ed è di Santa Caterina, un paesino dell’entroterra spopolato dall’emigrazione.
♦ Un sorriso rassicurante e un’espressione solare, serena, testimone di come la vocazione possa stravolgere in bene una vita già impostata su solidi binari.
♥ Don Giuseppe è stato professore di Educazione fisica,poi nel settore giovanile del Catania Calcio e quindi istruttore di nuoto, intensamente impegnato, anche nel recupero dei disabili.
Una vita orientata al lavoro e alla prospettiva di metter su famiglia.
♥ Di sé racconta che non era particolarmente devoto, anche se «mia mamma mi ha chiesto sempre un’ora alla settimana per la Messa della domenica».
♥ Proprio la presenza materna è stata determinante: accompagnando un amico in viaggio a Medjugorje con sua madre, Giuseppe si è ritrovato una sera a recitare il Rosario con i pellegrini. In questa circostanza ha sperimentato la gioia: «Una gioia mai provata prima si è impadronita del mio cuore e sulla quale ho cominciato a riflettere profondamente, scavando dentro di me».
♦ Quattro anni dopo entra in Seminario e dopo otto ecco l’ordinazione, con un pensiero ai genitori che nel frattempo hanno lasciato questa terra.
♥ Una vocazione all’insegna della gioia: «La stessa gioia che ho visto negli occhi dei miei concittadini quando ho fatto ingresso in paese per la prima Messa sul cavallo bianco. Anche chi non mi conosceva non ha potuto fare a meno di condividerla».
(fonte: cf Avvenire.it, lunedì 11 luglio 2022. Fiorella Falci).