Domenica 9 novembre, la Chiesa in Italia celebra la 64° Giornata del Ringraziamento
Una occasione per dire no alla cultura del superfluo e dello spreco del cibo
La Chiesa italiana celebra domani, domenica 9 novembre, la 64esima Giornata Nazionale del Ringraziamento. La giornata nasce nel 1951, su iniziativa della Coldiretti, una delle principali organizzazione degli imprenditori agricoli.
I Vescovi hanno scritto per l’occasione un Messaggio dal titolo “Benedire i frutti della terra e nutrire il pianeta”, invitando tutti a riflettere sul tema del cibo.
Un tema molto attuale, se pensiamo che, mentre da un lato la crisi economica in atto svuota i carrelli della spesa, allargando il divario tra ricchi e poveri, dall’altro lato ci troviamo di fronte ad una abbondanza che poi diventa spesso spreco e spazzatura.
Il diritto al cibo equivale al dovere di non sprecarlo!
Proprio per questo, i Vescovi italiani denunciano nel messaggio la cultura dello scarto che “ rende insensibili anche agli sprechi e agli scarti alimentari, che sono ancora più deprecabili quando in ogni parte del mondo, purtroppo, molte persone e famiglie soffrono fame e malnutrizione”.
E ammoniscono: “Ricordiamo bene che il cibo che si butta via è come se venisse rubato dalla mensa di chi è povero e di chi ha fame”.
Di fronte a questo scenario urge un cambiamento culturale che coinvolga anzitutto le nuove generazioni. Un cambiamento culturale che trasmetta alcune regole fondamentali perché la giustizia sociale non sia una chimera:
1.Impariamo a consumare il cibo che basta al nostro nutrimento, senza eccessi e sprechi.
2.Impariamo ad avere attenzione ai più poveri con una solidarietà concreta.
3.Impariamo a custodire la terra come se fosse la nostra casa.
4.No all’agricoltura industriale, basata sulla legge del profitto, che violenta la natura e i suoi tempi, distruggendo la salubrità dei prodotti e rovinando la nostra salute, fino alla morte, come è accaduto nella vicina Terra dei fuochi in Campania.
La custodia della terra ci riguarda tutti e parte dalle scelte concrete di ogni giorno.
Fratello maggiore dei Sacerdoti Oblati del Sacro Cuore
Don Francesco Sicari