Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano
Storie belle… per vivere meglio
La tenacia dei piccoli cantori calabresi.
Abbiamo imparato che l’applauso è segno di gradimento, ma è diventato anche segno di stop a qualcosa che è in corso: un discorso, una canzone. La folla che applaudisce può dire “Bravo!” ma anche “Ora basta!” – Il delizioso siparietto avvenuto al termine della Udienza generale del 15 febbraio nella’Aula Paolo VI ha dimostrato che la “perseveranza” otterrà successo: appunto la perseveranza dei piccoli cantori calabresi di Sant’Eufemia-Lamezia Terme che è stata apprezzata da Papa Francesco e l’ha proposta come “esempio di preghiera”.
Mercoledì 15 febbraio 2017, Aula Paolo VI, Roma.
♦ Al termine dell’Udienza generale, il coro calabrese “Note Ascendenti” di Sant’Eufemia-Lamezia Terme ha proseguito la sua esibizione, nonostante le ripetute interruzioni degli applausi.
In un clima di generale ilarità, Papa Francesco ha lodato l’esempio dei bambini che persistevano nel finire la loro canzone, nonostante le interruzioni degli applausi.
♦ Il coro di “Note Ascendenti” di Sant’Eufemia-Lamezia Terme, ha infatti intonato una canzone per la folla durante i saluti in lingua italiana. Poi, nonostante una raffica iniziale di applausi, i bambini hanno continuato imperterriti la loro lunga canzone.
È arrivata quindi una seconda raffica di applausi, ma ancora i piccoli cantori hanno continuato la loro esibizione.
♥ Questa tenacia ha fatto sorridere Papa Francesco, che li osservava divertito dalla piattaforma.
Scatenando risate dalla folla, il Papa ha elogiato la loro perseveranza, affermando con umorismo:
♥♥ “Quando si vuole una cosa, si fa così! Così noi dobbiamo fare con la preghiera, quando chiediamo qualcosa al Signore: insistere, insistere, insistere… è un bell’esempio, un bell’esempio di preghiera! Grazie!”
(fonte: cf zenit.org 15 febbraio 2017).