A dare l’allarme sulle pessime condizioni della strada il costituendo comitato di cittadini
«Il grave degrado ambientale e totale abbandono della strada provinciale 83 (Parghelia-Daffinà), il pericoloso inquinamento per impunite discariche abusive, amianto compreso, rese possibili anche dalla mancanza di controlli»
La strada provinciale 83 era stata chiusa il 4 ottobre 2011, dopo l’incidente stradale costato la vita ad una ragazza di Zungri. Proprio un anno prima, a causa di frane e smottamenti, quel tratto di strada era rimasto impercorribile per diversi mesi dopo l’alluvione che aveva colpito Parghelia e Zambrone, mentre le frazioni di Daffinà e Daffinacello erano rimaste isolate. La suddetta strada era stata riaperta nel maggio 2014 e da allora al manto stradale – pur non risultando in pessime condizioni – non è stata fatta la minima manutenzione e comunque non sono stati messi in atto interventi per rendere la strada sicura; inoltre questo tratto di strada è invaso dai rifiuti e una folta vegetazione si è riversata sulle corsie di marcia e le piazzole di sosta. A dare l’allarme sulle pessime condizioni della viabilità sulla S. P. 83, il costituendo comitato di cittadini: Giuseppe De Bella, Domenico Lo Torto e Renato Giroldini, che ha più volte segnalato alle autorità competenti, Prefetto, Presidente della Provincia e sindaci di Parghelia e Zambrone «il grave degrado ambientale e totale abbandono della strada provinciale 83(Parghelia-Daffinà), il pericoloso inquinamento per impunite discariche abusive, amianto compreso, rese possibili anche dalla mancanza di controlli». È stata inoltre riscontrata la persistente e dolosa «incuria (assente manutenzione con conseguente pericolo di incidenti stradali e non, essendo intasate le cunette laterali alla carreggiata) di una strada che è vitale per importanti realtà della nostra comunità (Daffinà, Daffinacello e San Giovanni, ) […] che rischiano il totale isolamento, con ciò che ne consegue sul piano sociale, economico; con grave rischio anche per la salute e la stessa vita dei cittadini in caso di situazioni di emergenza che dovessero richiedere interventi tempestivi». Abbiamo percorso la strada per verificare le segnalazioni che sono pervenute al Comitato nell’ultimo periodo, ed in effetti dalle foto che corredano questo articolo abbiamo verificato che il manto stradale, a differenza di tante altre vie provinciali e comunali è, diciamo, tutto sommato in discreto stato, mentre le erbacce e i folti canneti invadono entrambe le corsie di marcia, superando anche i guardrail e creando notevoli disagi alle automobili, ai camion ed ai pullman turistici e di linea che la percorrono giornalmente: stiamo parlando di oltre un centinaio di veicoli che si servono quotidianamente di una strada che collega le frazioni di Daffinà e Daffinacello. In alcuni tratti i pullman, per scansare la vegetazione che cresce lateralmente, sono costretti a muoversi al centro della carreggiata, anche in prossimità di curve, creando problemi alla circolazione. I cittadini interessati, esasperati dallo stato di abbandono di questa importante arteria, chiedono agli enti di competenza un intervento risolutivo di pulizia dai rifiuti e dalle erbacce che invadono le due corsie di marcia; si teme inoltre la pericolosa presenza nell’intera aree di discariche abusive. Il Comitato lancia l’ennesimo appello ai cittadini, affinché non abbandonino rifiuti lungo la strada o nella aiuole di sosta, perché è un’offesa alla bellezza del percorso stradale oltre che un pericolo per la circolazione. La strada, in passato, è stata già oggetto di diversi incontri e sopralluoghi avvenuti con i politici e gli amministratori interessati alla vicenda, ma sono passati circa cinque anni e nulla è cambiato. Nel periodo estivo sono molti i turisti che percorrono questa arteria in lunghe passeggiate, visto che è un luogo affascinante per il bel panorama che si presenta all’orizzonte. Infatti, per chi non lo sapesse, in alcuni tratti della strada ci si può addirittura fermare per ammirare la straordinaria bellezza del nostro territorio.