Fede e dintorni

LA STORIA DI DUE GIOIELLI

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

La storia di due gioielli.

– Facendo una visita al cimitero, sulle tombe dei defunti è facile incontrare tracce di storie belle: chi erano; quale eredità umana hanno lasciato ai posteri; ed anche tracce di dolore di chi li ha pianto e sepolto.
– Soprattutto la morte dei figli mostra tracce di dolore che non si spegne; ma anche di speranza che resta accesa.
– Visitando il web brasiliano mi sono imbattuto in una bella storia di tempo addietro: una mamma perde i suoi sue figli e trova il giusto modo di comunicarlo al marito assente da casa per motivi di lavoro e senza possibilità di comunicazione.
– L’argomentazione della donna esposta al marito, ha richiamato alla mente la storia di Cornelia, matrona romana, famosa per essere stata la madre dei Gracchi. Ad una amica che ostentava le proprie pietre preziose, ella, presentando i due figli, rispose: «Ecco i miei gioielli». – I figli sono i gioielli che Dio affida ai genitori, che sono chiamati a custodirli senza impossessarsene. – Una piccola storia la cui conoscenza farebbe bene a tanti genitori.

Una piccola storia: figli come gioielli.
♦ Una volta, molti anni fa, un padre di famiglia dovette fare un viaggio in un luogo lontano dove non era possibile alcun mezzo di comunicazione.
Il viaggio durò due settimane. La moglie e i due figli rimasero a casa.
Durante l’assenza del padre, un grave incidente causò la morte dei due amati figli.
La madre si sentì il cuore lacerato dal dolore. Tuttavia, essendo una donna forte, con grande fede, sopportò lo shock.
Ma una preoccupazione le si accese nel cuore: come dare al marito la triste notizia.
Chiese luce allo Spirito Santo.

♦ Alcuni giorni dopo, nel tardo pomeriggio, arrivò il marito. L’abbracciò a lungo e poi chiese dei bambini.
La donna rispose di non preoccuparsi; di farsi il bagno e subito dopo gli avrebbe raccontato dei figli.
Alcuni minuti dopo erano insieme seduti a tavola.
♦ La moglie, un po’ imbarazzata, disse: “Ti chiedo di aiutarmi a risolvere un problema, che considero serio”.
Il marito, già un po’ preoccupato, le chiese di spiegargli il problema.
♦  Ella disse: – Mentre tu eri via, un nostro amico è venuto a trovarmi ed ha lasciato due gioielli inestimabili da conservare. Sono gioielli molto preziosi. Non ho mai visto niente di così bello. Il problema è che egli ora viene a prenderli e io non sono disposta a restituirli, perché mi sono affezionata a loro. Che ne dici?
♦ Il marito, sorpreso, rispose: – Avanti, donna! Non capisco il tuo comportamento. Non hai mai coltivato vanità! Perché dici questo adesso?
La donna: – È solo che non ho mai visto gioielli così. Sono meravigliosi!
Il marito: – Potrebbe anche essere. Tuttavia, non ti appartengono! Dovrai restituirli.
La donna: – Ma non posso accettare l’idea di perderli!
Il marito rispose con fermezza: – Nessuno perde ciò che non ha. Trattenerli equivarrebbe a furto! Li restituiremo, ti aiuterò. Lo faremo insieme, oggi.
– Bene, mio caro, la tua volontà sarà fatta. Il tesoro verrà restituito. Anzi è già stato fatto. I gioielli preziosi erano i nostri figli. Dio li ha affidati alla nostra cura e durante il tuo viaggio è venuto a prenderli! Entrambi sono stati vittime di un grave incidente e sono morti.
La coppia si abbracciò nel dolore e insieme versarono molte lacrime.

Dio ha dato il suo Figlio Gesù alla Vergine Maria, destinandolo a morire per l’umanità. E Maria accettò con fede questa spada di dolore: “Eccomi sono la serva del Signore!”
 Ciò che Dio ha fatto con Maria, in varia misura lo fa con tutti noi: richiamare a sé le persone a noi care. Sarà doloroso, ma questa è la via della vita; e la nostra risposta sarà l’impegno a metterci con fiducia nelle sue mani di Dio, che sono quelle di un Padre amoroso.

(fonte: Historinhas do Padre Queiroz, redentorista brasiliano).

Quando arriva il momento della morte di persone a noi care, pensiamo a Dio che ha dato il suo Figlio Gesù alla Vergine Maria, destinandolo a morire per l’umanità. E Maria accettò con fede questa spada di dolore: “Eccomi sono la serva del Signore!” – Ciò che Dio ha fatto con Maria, in varia misura lo fa con tutti noi: richiamare a sé le persone a noi care. Sarà doloroso, ma questa è la vita della vita; e la nostra risposta sarà l’impegno a metterci con fiducia nelle sue mani di Dio, che sono quelle di un Padre amoroso.

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