Fede e dintorni

La storia di Andrea: dalla droga alla gioia

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

La storia di Andrea: dalla droga alla gioia.

– “Morto per la droga, ora vivo e sono felice”: ecco in sintesi la storia di Andrea della Comunità Cenacolo.
– Vatican news racconta la storia di Andrea Giorgetti, 50 anni, responsabile della fraternità Buon Samaritano della Comunità Cenacolo visitata da Papa Francesco nel giorno dell’Immacolata.
– Andrea è «un uomo toccato nell’intimo da Dio e che, attraverso la fede, declinata in azioni concrete come il pregare o aprirsi con fiducia al prossimo, ha superato diversi ostacoli: la dipendenza, la menzogna, l’inconcludenza, gli istinti suicidi, la solitudine e una “depressione sparata”».
– Con Antonia, anche lei ex tossicodipendente, ha formato una famiglia. – «Dopo il percorso vissuto nel Cenacolo con la moglie, Andrea ha deciso di rimanere nella Comunità per aiutare gli altri. Lui però non parla di aiuto ma di “donarsi”».
– Io penso di aver conosciuto Dio e di aver imparato a portare la croce con dignità. Vorrei che questo accadesse anche ad altri. – E se un giorno pensava a come ammazzarsi, a causa della dipendenza dalla droga, ora usa una parola semplice ma che racchiude un mondo di cose e di significati: “Sono felice”.

L’imprenditore fallito.
♦ Toscano, ex imprenditore finito sul lastrico, con due aziende fallite, Andrea Giorgetti è approdato una ventina d’anni fa nella Comunità fondata per dare rifugio, ascolto, accompagnamento a chi, come lui, si trovava invischiato in situazioni di disagio fisico e spirituale.
♦ Con Antonia, anche lei ex tossicodipendente, ha formato una famiglia: «Nel pomeriggio dell’immacolata si è commosso nel vedere i suoi bei bambini, sorridenti e ben vestiti, figli suoi ma anche di tutta la fraternità, accogliere il Papa e dirgli che ogni sera pregano per lui.
Dopo il percorso vissuto nel Cenacolo con la moglie, Andrea ha deciso di rimanere nella Comunità per aiutare gli altri. Lui però non parla di aiuto ma di “donarsi”».

“Dai, ce la puoi fare”.
♦ Andrea oggi è un uomo gentile. “Prima ero un pazzo scatenato”, racconta. Non lo si direbbe vedendolo compiere quei piccoli gesti di generosità verso chiunque approdi in quest’oasi verde della campagna romana, come il preparare il caffè o accogliere le persone al cancello e riaccompagnarle fino alla macchina per l’uscita.
♦ “Ho imparato che le cose vanno fatte dalla A alla Z, a fare tutto fino in fondo perché prima con la cocaina non riuscivo a concludere nulla”.
Egli è approdato una ventina d’anni fa nella Comunità fondata da madre Elvira Petrozzi nel 1983 per dare rifugio, ascolto, accompagnamento a chi – come lui – si trovava invischiato in situazioni di disagio fisico e spirituale. “Sono arrivato in questo posto e non mi sono sentito giudicato, mi hanno solo abbracciato e detto: ‘Dai, che ce la puoi fare anche te’”.

  «Io — dice Andrea nell’intervista a Vatican news — penso di averlo conosciuto Dio e di aver imparato a portare la croce con dignità. Vorrei che questo accadesse anche ad altri. Io sto in questi 1.000 mq ventiquattr’ore su ventiquattro, non mi muovo mai. Non è che se mi arriva un ragazzo che sta male, alle 18 stacco… Spero che tutti, come me, vedano che è possibile salvarsi la vita».

La visita del Papa alla Comunità Cenacolo.
♦ Nel pomeriggio dell’Immacolata Papa Francesco ha visitato privatamente la “casa” della fraternità Buon Samaritano di Roma: ha ascoltato canti e testimonianze dei volontari e ospiti dell’associazione che accoglie chi vive nel disagio fisico e spirituale: non aver paura delle nostre miserie.
Il Pontefice ha benedetto la cappella, realizzata dai ragazzi, e poi con una preghiera ha concluso l’Anno dedicato a San Giuseppe,

La preghiera a conclusione dell’Anno di San Giuseppe.
Ad ognuno è stato offerto un volantino in modo da recitare insieme la preghiera allo sposo di Maria, contenuta nelle ultime pagine della Patris Corde.
“Salve, custode del Redentore e sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il suo Figlio; in te Maria ripose la sua fiducia
con te Cristo diventò uomo.
O Beato Giuseppe, mostrati padre anche per noi, e guidaci nel cammino della vita.
Ottienici grazia, misericordia e coraggio, e difendici da ogni male.
Amen”.

(fonte: vaticannews.va/it, 09 dicembre 2021).

“Morto per la droga, ora vivo e sono felice”: la straordinaria storia di Andrea Giorgetti, responsabile della fraternità Buon Samaritano della Comunità Cenacolo visitata da Papa Francesco nel giorno dell’Immacolata. – Andrea è un uomo toccato nell’intimo da Dio e che, attraverso la fede, declinata in azioni concrete come il pregare o aprirsi con fiducia al prossimo, ha superato diversi ostacoli: la dipendenza, la menzogna, l’inconcludenza, gli istinti suicidi, la solitudine… – Con Antonia, anche lei ex tossicodipendente, ha formato una famiglia. – Dopo il percorso vissuto nel Cenacolo con la moglie, Andrea ha deciso di rimanere nella Comunità per aiutare gli altri. Ora è vivo ed è felice.

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