Fede e dintorni

La Sinfonia Pastorale di Beethoven

Rubrica quotidiana a cura di P. Salvatore Brugnano

Storie belle… per vivere meglio

La Sinfonia Pastorale di Beethoven.

A volte capita che proprio mentre sei stanco o depresso, qualche voce che giunge da fuori è capace di scatenare una energia impensata, che forse si chiama estro. Come l’artista insegue il suo estro, captando ispirazioni sopite o sepolte, così ogni cristiano può trarre dagli eventi della vita quotidiana lo slancio per innalzarsi al suo Dio: “Laudato si’, Signore mio, per tutte le occasioni che ci mandi per innalzarci a te!”

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Beethoven fu un grande compositore tedesco, uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi.
Nacque a Bonn il 16/12/1770 e morì a Vienna il 26/03/1987.
♦ Una volta, mentre egli alloggiava in una piccola locanda, poco prima di mettersi a letto, passò sul marciapiede accanto un uomo qualunque, canticchiando una canzone, forse improvvisata, senza nome e sconosciuta.
♦ Quel passante richiamò fortemente l’attenzione di Beethoven, che lo ascoltò, finché non scomparve la voce. Subito, il geniale compositore prese il suo quaderno, scrisse le note di quella melodia e continuò a ripeterla fino a quando arrivò il sonno.
Mesi dopo, il mondo artistico cominciò a godere di una bella composizione musicale: la Sinfonia Pastorale, divisa in cinque movimenti che si riferiscono ad altrettante scene ideali ed ai sentimenti che le evocano, ed ammirata fino ad oggi.
 Beethoven aveva trasformato il semplice canticchiare di uno sconosciuto in una bella sinfonia.
Noi siamo quel passante. Offriamo a Dio la nostra piccola canzone, ed egli la trasformerà in sinfonia.

 La regina Esther, figlia di un popolo reso schiavo, da sempre è figura della madonna. Il re Assuero rimase incantato della sua bellezza e ascoltò volentieri la sua richiesta per il popolo perseguitato, salvandolo.
E Dio si è invaghito tanto di Maria che la scelse non solo ad essere Madre di suo Figlio, ma l’ha fatta anche dispensiera di tutte le grazie per le tante richieste che arrivano “dalla misera valle infelice”: una madre veramente universale.

La sensazione di pace e di gioia che arriva dopo una crisi può essere definita una beatitudine che si riversa sulla persona e sull’ambiente circostante. E il musicista lo sa fare con arte. Soprattutto Dio è capace di trasformare i momenti bui in splendenti aurore o tramonti infuocati. Offriamo a Dio la nostra piccola canzone, ed egli la trasformerà in sinfonia.

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