Presenti tutti gli indirizzi delle superiori
Anche Tropea aderisce allo sciopero nazionale
Manifestazione di protesta degli studenti degli Istituti superiori del paese. In concomitanza con lo sciopero nazionale indetto dai sindacati di un ora d’astensione dall’insegnamento per la giornata dell’otto ottobre, gli studenti di tutte le scuole superiori di Tropea hanno fatto sentire la loro voce contro la riforma Gelmini: un corteo ben organizzato e partecipato ha sfilato per le vie del paese partendo da largo Galluppi dove si trova la sede del Liceo Scientifico “Fratelli Vianeo”, continuando in un lungo serpentone che ha portato poi i tanti aderenti davanti gli Istituti del Liceo Classico e del Professionale. I giovani muniti di cartelloni, tamburi e megafoni hanno così voluto rendere pubblico il loro disappunto verso questa riforma percepita in maniera negativa e soprattutto limitativa per una completa formazione culturale. I tagli di posti, classi ed ore d’insegnamento sono stati oggetto della protesta; Luca Giuliano rappresentante degli studenti del Liceo Scientifico ha così motivato lo sciopero: “La riforma della scuola deve essere una riforma giusta. Questa promossa dal Ministro Gelmini appare come una “coperta” che se tirata da un lato lascia scoperto l’altro. Ci viene difficile capire come in Italia la scuola come la sanità siano stati fatti oggetto dei tagli finanziari più drastici; mentre in Europa in un tempo di crisi come questo vengono promossi la ricerca e l’investimento, nel nostro Paese si registrano tagli senza pensare al futuro ed alla rigenerazione delle competenze e delle professionalità. Ieri all’Università di Cosenza molti di noi, andati per l’orientamento universitario, hanno avuto l’impressione che la voce dei giovani universitari sia debole e poco incisiva in riferimento soprattutto alla chiusura di molti Corsi di Studio. Noi che nei prossimi anni frequenteremo l’Università abbiamo bisogno del sostegno dei gruppi universitari affinchè ci facciano trovare le stesse opportunità di cui, magari, oggi ne usufruiscono loro. Questa manifestazione è forse la sola nel nostro territorio; “L’Unione degli Studenti” si è dimostrata disorganizzata facendo trasparire molto filosofia e retorica e poca praticità. E’ con l’aiuto ed il sostegno di tutti ragazzi, docenti, famiglie che le proteste assumono il valore di denuncia civile”.